Situazione sotto controllo nei territori comunali di San Giovanni di Fassa, Mazzin e Campitello di Fassa, dopo la bomba d'acqua che ieri sera ha provocato numerosi smottamenti nei diversi centri abitati. I Vigili del fuoco volontari di Pozza e Vigo di Fassa ed i colleghi dei distretti Fassa, Fiemme e Primiero stanno completando in queste ore la pulizia delle strade, mentre vengono posate le tubature per favorire il deflusso delle acque.
COURMAYEUR SENZA ACQUA - Emergenza idrica in Val Ferret dopo il danneggiamento dell'acquedotto in seguito alla frana. E se tre frazioni (La Palud, Entrèves e il Villair) sono senz'acqua già da ieri, tra poche ore anche Courmayeur rischia di fare la stessa fine. "Purtroppo - ha detto il sindaco, Roberto Rota - i danni sull'acquedotto sono importanti. Stiamo lavorando, e continueremo a farlo giorno e notte. Ma tra poche ore il paese sarà senza acqua. Abbiamo organizzato due punti di distribuzione per i cittadini, che continueranno anche domani. La situazione è critica, anche perché in questi giorni la popolazione è passata da 2.700 residenti a quasi 30mila". Le previsioni per poter ripristinare l'acquedotto sono di due, massimo tre giorni. L'amministrazione intanto chiede ai cittadini di razionare l'acqua. "La colata detritica è importante - spiega Valerio Segor, tecnico regionale - ed è di decine di migliaia di metri cubi di materiale. I massi hanno danneggiato anche il ponte, spostandone l'impalcato.
ALLERTA PER IL MALTEMPO - Continua l'ondata di maltempo nel quadrante Nord dell'Italia. Una nuova perturbazione si avvicina dalla Francia al nostro Paese e, nel corso delle prossime ore, porterà infiltrazioni di aria fredda in quota che determineranno spiccata instabilità atmosferica. Rovesci e temporali sparsi, quindi, continueranno ad interessare le regioni settentrionali e la Toscana, con fenomeni che localmente potranno essere anche particolarmente intensi, specie nelle prime ore della giornata di domani, sulle aree pianeggianti di Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Allerta gialla domani per sette regioni; Piemonte, Valle D'Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. L'avviso prevede dalle prime ore di domani, precipitazioni sparse, a carattere di rovescio o temporale, su Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Dal primo mattino di domenica si prevede inoltre il persistere di precipitazioni sparse, a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano e Veneto. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento.
Circa un centinaio di persone tra turisti e residenti sono state evacuate da alberghi e case in valle di Fassa, soprattutto nella zona di Vigo di Fassa, dove si è abbattuta una bomba d'acqua che ha provocato in breve tempo frane e smottamenti e l'esondazione di alcuni corsi d'acqua, come a Fontanazzo e Campestrin, frazioni di Mazzin e San Jan, dove - riferisce la la Tgr Trento - una frana di fango ha invaso la strada. Le persone evacuate trascorreranno la notte nel Centro della Protezione civile e nelle palestre. A causa di frane e smottamenti causati dal maltempo, sono in corso le attività della Protezione civile, in particolare i settori dei vigili del fuoco, dei forestali, bacini montani e geologi, assieme ai tecnici del Servizio gestione strade. Sotto osservazione una serie di situazioni - comunica la Provincia autonoma di Trento - in particolare l'ingrossamento di alcuni corsi d'acqua che hanno causato smottamenti e erosione di argini. Per prudenza è stata disposta l'evacuazione di alcune abitazioni nella zona di Pera di Fassa, a Vigo di Fassa (una decina di abitazioni) e a Pozza di Fassa dove sono stati spostati gli ospiti ed il personale di due alberghi. La situazione è in evoluzione. Al momento non risulta che i fenomeni abbiano provocato conseguenze a persone.
Due località dell'alta Valpelline, in Valle d'Aosta, resteranno isolate almeno fino a sabato a causa di due frane cadute nel pomeriggio sulla strada regionale numero 28. Molto frequentate dai turisti in fuga dalle ondate di caldo, Oyace e Bionaz non sono al momento raggiungibili in auto. Con il passare delle ore aumenta la conta dei villeggianti che non possono tornare a valle. "Al momento sono circa 13-14le persone che non possono scendere e a cui dovremo trovare una sistemazione per la notte", spiega il sindaco di Bionaz, Valter Nicase. Altri si trovano bloccati a Oyace. Durante un temporale, nella tarda serata di giovedì la carreggiata è stata invasa una prima volta dai detriti provenienti da due diversi torrenti. Da stamane operai e pale meccaniche erano al lavoro per ripristinare la viabilità. I nuovi distacchi sono avvenuti quando i lavori per riaprire la strada erano quasi ultimati. "E' accaduto verso le 16, durante un temporale abbastanza forte. Sono venute giù ondate di fango, che ha sfiorato alcune case al confine, in frazione Condemine a Oyace", spiega Nicase, confermando che "nessuna persona è rimasta coinvolta". Se nell'altro comune, a Oyace, "la frana ha più o meno lo stesso fronte della prima, a Bionaz occupa 100 metri, il triplo di quella caduta ieri sera".