Si chiama Said Yusuf l'uomo di 33 anni fermato con l'accusa di aver violentato una donna disabile di 56 anni all'interno in una tenda in cui le aveva offerto riparo in un parco di Milano. La vicenda, che è avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 aprile, è stata risolta oggi dagli agenti della Squadra mobile diretti da Marco Calì, che hanno individuato l'uomo anche grazie alle indicazioni fornite da un testimone. Il cittadino somalo risulta titolare di protezione sussidiaria, una forma di protezione internazionale che viene assegnata a chi, pur non possedendo i requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato, viene protetto poiché il ritorno al proprio Paese di origine potrebbe costargli gravi ripercussioni. Nel provvedimento di fermo firmato da Rosaria Stagnaro, si legge che l'uomo ha "abusato delle condizioni di inferiorità fisica" della donna (anch'essa senza fissa dimora) "affetta da disabilità motoria" dopo averla avvicinata nel piazzale antistante la stazione Centrale intorno alle 21.30 del 28 aprile. Poiché era una giornata molto piovosa, le ha offerto riparo nella propria tenda in piazza Carbonari, che hanno raggiunto in tram. L'uomo avrebbe avvicinato la vittima dicendole che gli ricordava sua madre. Lo stupro ha avuto diverse fasi e si è protratto fino al mattino successivo, quando poi il somalo ha lasciato la tenda perché la donna non riusciva a muoversi. Secondo la ricostruzione degli investigatori, che si sono avvalsi del ricordo della 56enne, intorno alle 5 del mattino è ritornato ancora alla tenda con un altro uomo (al momento ignoto) che non ha abusato della donna dicendo che si trattava di una "malata invalida".