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di Nicoletta Tamberlich
ANSA MagazineaMag #018
Felipe è pronto per il trono

Le famiglie reali del mondo

Inchini e usanze da fiaba, essere re nel secolo della crisi

   Inchini e riverenze possono sembrare usanze da fiaba, ma a tutt'oggi sono dieci le monarchie che ancora esistono nel vecchio continente. Un'apoteosi di uniformi, cappellini e pailette. Essere re, regina, far parte di una casa reale nel 21 secolo ha ancora un senso? E soprattutto perchè tanta attenzione da parte dei media soprattutto in un momento in cui l'Europa attraversa un momento difficile con la crisi economica che sembra non lasciare scampo? Perchè la gente affolla le piazze con striscioni o bandierine, o i telespettatori continuano a rimanere incollati davanti alla tv facendo schizzare spesso gli ascolti per un matrimonio da favola come quello di William e Kate o di Alberto e Charlene di Monaco? In Spagna si parla di referendum ma è pronta?

   Juan Carlos abdica, e la notizia dell'addio al trono del Spagna in favore del principe ereditario Felipe, ha fatto in fretta il giro del mondo; ad attirare l'attenzione soprattutto di tabloid e edizioni online di quotidiani un'altra notizia di reali, l'erede in arrivo a Monaco per Alberto e Charlene. Anche le loro nozze avevano chiamato a raccolta nel principato non solo eredi di case reali, frotte di telecamere da ogni angolo del pianeta.

   E che dire dell'arrivo a Buckingham Palace del Royal Baby, il figlio del principe William, il figlio di Carlo e nipote della regina Elisabetta, e della principessa Kate, gli spifferi di palazzo, riportati con dovizia di pettegolezzi da tutti i tabloid, sono debordati anche sui giornali seri, e pure il Guardian si era chiesto prima della nascita se il piccolo George, terzo nella linea di successione, sarebbe stato allattato al seno. Del resto, le nozze nel 2011 anni prima avevano a loro volta monopolizzato speciali sulla stampa e sulle tv internazionale.

   Sono ancora vive le immagini delle nozze, il 22 maggio 2004 nella Cattedrale dell'Almudena di Madrid, tra Felipe di Spagna che verrà tra pochi giorni incoronato re e la giornalista Letizia Ortiz che diventerà la prima regina 'plebeya' divorziata.

   E alla cerimonia per l'incoronazione di Guglielmo Alessandro e Maxima d'Olanda nel 2013 con tutte le case reali europee presenti, un'immagine saltava all'occhio: quanto in gran parte fossero giovani e aitanti i nuovi sovrani e futuri eredi al trono. Guglielmo Alessandro aveva raccolto in il testimone dalla madre, la regina Beatrice, che a 75 anni aveva deciso di abdicare dopo 33 anni spesi sul trono. Tra i piu' ammirati anche Haakon di Norvegia con la moglie Mett Marit. E ad attirare i flash Vittoria di Svezia con il marito David Westling, futuri sovrani di Svezia, i reali di Spagna, e il principe ereditario, di Danimarca Federico figlio della regina Margherita II di Danimarca.

La scelta di Juan Carlos, dal franchismo alla democrazia

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Letizia la periodista, la prima regina divorziata

Letizia

   Sono passati 10 anni e l'allora principe delle Asturie nel frattempo è diventato re con il nome di Felipe VI. E' il 22 maggio 2004, quando nella imponente cattedrale dell'Almudena, fa il suo ingresso Letizia, la ''plebeya'', 31 anni (oggi 41), nata ad Oviedo, divorziata ex anchor woman figlia di un'infermiera e di un giornalista e nipote di un tassista.
Sta per coronare il suo sogno, sposare un futuro sovrano, e il suo passo è sicuro sui tacchi vertiginosi alti 10 centimetri ma il sorriso appena accennato. Fuori un diluvio battente. Lo sposo, 36 anni, visibilmente emozionato, è invece impaziente (attenderà la sposa in chiesa ben 20 minuti!!). La 'novia' sembrava avere in pugno la situazione.

   Prima delle nozze da favola in Spagna la sua carriera ha toccato alcuni dei media più importanti. Le Asturie, care alla Corona, le hanno fatto muovere i primi passi nel quotidiano 'La Nueva Espana'. In seguito la nuova regina è passata al giornale 'Abc' di Madrid e quindi all'agenzia di stampa Efe. In televisione ha esordito prima con Bloomberg Tv, passando poi a 'Cnn Plus', il canale 'all news' spagnolo, per approdare nel 2000 alla 'Television Espanola' (Tve), l'ente pubblico radiotelevisivo.

   Il 2 giugno 2014 Re Juan Carlos ha deciso di abdicare in favore del figlio ''Felipe è pronto per fare il re''. Quarantesei anni, sposato con la ex giornalista di Television Espanola da 10 anni, Felipe è padre di due bellissima bimbe: Leonor e Sofia. Prima delle nozze con Letizia, così si è stato scritto, il principe minacciò i suoi genitori: senza di lei avrebbe rinunciato al trono. L'effetto Kate Middleton non funziona, per lei non è scattata l'incondizionata simpatia che accompagna la favola delle Cenerentole che diventano principesse. Ora però Letizia è la regina e la questione merita un approfondimento: che ha fatto di male e perché per molti è ancora e soltanto "la periodista"? La prima risposta sta appunto nel soprannome. Letizia è donna dei media, viene dalla tv addirittura, conduceva il tg della tv spagnola. Le giornaliste, è cosa nota non sono tra le categorie più amate (vedi Valerie Trierweiler, premier dame di Francia ex di Hollande).

   Ma Letizia Ortiz in verità ha l'aplomb della nobildonna: la sua altezza non la fa stonare al fianco del dinoccolato Felipe, è elegante, mai sopra le righe, di ottime maniere. Il suo ruolo come sposa del sovrano non è solo di rappresentanza: per la legge di successione spagnola, che è stata restaurata nel 1977 con la fine del regime franchista, in caso di inabilità a regnare del monarca la reggenza passa a sua moglie.

   In tanta perfezione c'è un neo, non proprio trascurabile per un paese che incarna il ruolo di difensore della Chiesa: Letizia
infatti è al secondo matrimonio. Il precedente matrimonio di Letizia con Alfonso Guerrero, che conobbe all'istituto di lingue in cui ha studiato, duro' solo un anno e fu annullato dalla Chiesa dopo la separazione. Tra i «nei» di Letizia spicca anche la biografia non autorizzata al vetriolo uscita di recente, dove viene dipinta come un'arrampicatrice cinica, capricciosa e comandina, con un passato da rivoluzionaria libertina, tra esperienze di carcere, droga e aborti clandestini. L'accusa peggiore che pende sulla Ortiz è quella di essere un'anti-monarchica. Specie quando lavorava come giornalista, sembra che criticasse re Juan Carlos perché «sciupafemmine e libertino» e persino il suo attuale marito Felipe: si dice che lo avesse soprannominato Felipito, e che lo giudicasse assolutamente non all'altezza del ruolo, impreparato a prendere in mano il regno.

   Nonostante molti spagnoli continuino a chimarla la 'periodista', molto magra, tanto che in questi anni piu' volte si sono rincorsi gossip, sempre smentiti
da Palazzo Reale, su una sua presunta anoressia, Letizia in questi 10 anni ha tenuto duro, tagli di nastri, visite alle scuole: ha incontrato 2.100 personalità, presenziato a 190 eventi e a 107 convegni e si è pure gestita il dolore della morte traumatica di una sorella minore morta suicida nel 2007. La giornalista che diventera' la nuova regina di Spagna è stata anche la musa dell'artista cubano Waldo Saavedra che la ritrasse a seno nudo su un grande murale, che fini' anche sulla copertina di un disco dei Mana'.


Letizia, la reporter sul trono di Spagna

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Da Guglielmo Alessandro a Filippo, nuovi re d'Europa

   Il rapporto con fotografi e telecamere è quello che ti aspetti spontaneo e naturale. E alla cerimonia per l'incoronazione di Guglielmo Alessandro e Maxima d'Olanda nel luglio dello scorso anno con tutte le case reali europee presenti, un'immagine saltava all'occhio: quanto in gran parte fossero giovani e belli i nuovi sovrani e futuri eredi al trono. Il nuovo sovrano Guglielmo Alessandro aveva raccolto in quell'occasione il testimone dalla madre, la regina Beatrice, che a 75 anni aveva deciso di abdicare dopo 33 anni spesi sul trono d'Olanda. Tra i più ammirati ci fu anche Haakon di Norvegia con la moglie Mett Marit. E ad attirare i flash c'erano anche Vittoria di Svezia con il marito David Westling, futuri sovrani di Svezia, i reali di Spagna, e il principe ereditario del Giappone, Naruhito, con la principessa Masako.

   In attesa di sapere se Elisabetta abdicherà in favore del figlio Carlo, mentre manda sempre più in giro per il mondo il nipote William con la bella moglie, la principessa Kate, non va dimenticato che quella di re Juan Carlos di Borbone a favore di Felipe in Spagna è la quinta abdicazione negli ultimi anni.

   OLANDA - La regina Beatrice ha abdicato nel luglio 2013 dopo 33 anni di regno, a favore di suo figlio Guglielmo Alessandro. Si tratta di una tradizione consolidata in Olanda: la madre di Beatrice, regina Giuliana, aveva abdicato nel 1980, e la nonna, regina Guglielmin, aveva fatto altrettanto.

   BELGIO - Alberto II ha abdicato il 21 luglio 2013, giorno della festa nazionale belga, in favore del giovane Filippo.  

   LUSSEMBURGO - Nel 2000 ha abdicato il Granduca Jean di Lussemburgo. Giunto all'età di 79 anni, dopo 35 anni di guida del piccolo paese, ha voluto passare il trono al figlio Henri. Già sua madre Charlotte aveva abdicato in suo favore dopo 45 anni al potere.

   LIECHTENSTEIN - Nel piccolo principato, il principe Giovanni Adamo II ha ceduto i poteri di governo al figlio Luigi Filippo nell'agosto 2004, mantenendo il ruolo di capo dello Stato. Se si vuole poi tonare indietro nella storia non si può dimenticare la Gran Bretagna, dove nel 1936 Edoardo VIII rinuncia alla corona per sposare l'americana Wallis Simpson. Suo fratello, Alberto, padre della Regina Elisabetta II, viene incoronato re con il nome di Giorgio VI, nel maggio 1937. Dieci anni più tardi in Italia, nel 1946, Vittorio Emanuele III, re dal 1900, abdica per aver collaborato con Benito Mussolini. Suo figlio Umberto I, il 're di maggio', regna fino al referendum che sancì la fine della monarchia.


Will e Kate sulle orme di Carlo e Diana

William e Kate

   Tra i protagonisti assoluti, ci sono anche William e Kate. A loro è affidato il rilancio della monarchia inglese: sulla nuova coppia reale, la Regina sembra puntare molto. I giovani sposi, che al loro seguito hanno ormai anche il piccolo principino George, sono sempre più sotto i riflettori.

   Seguitissimo è stato il loro viaggio in Nuova Zelanda e in Australia, dove, tra le varie visite c'è stata anche la tappa a Uluru, la montagna sacra aborigena, il piu' grande monolito al mondo che si erge nel centro del continente. E proprio nel giorno in cui ha compiuto nove mesi il principino George che e' stato invece lasciato a Canberra con la nanny spagnola.

   La giovane coppia reale, dopo essersi goduta un momento privato nella tenuta del governatore a Yarralumla, sulla sponda del lago Burley Griffin, ha raggiunto in volo il 'cuore rosso' dell'Australia per visitare Uluru, la cui cima trentuno anni fa era stata raggiunta da Carlo e Diana, suscitando proteste fra gli aborigeni che considerano la scalata una mancanza di rispetto.

   I duchi di Cambridge hanno passeggiato attorno alla base insieme con la guida, che ha spiegato loro l'importanza della 'grande pietra' e il significato della 'tjukuroa', la storia della creazione e della forza che connette ogni cosa, materiale e spirituale, presente e passata.

   Grazie alle piogge eccezionali delle settimane precedenti, William e Kate hanno potuto anche assistere al raro spettacolo di una piccola cascata che ha fatto ricrescere la vegetazione lungo un fianco della montagna.

   I duchi di Cambridge hanno poi offerto dei diplomi agli studenti di turismo della vicina Accademia Nazionale Indigena e hanno incontrato artisti locali, da cui hanno ricevuto doni fra cui una serie di dipinti che raccontano la storia del popolo locale, su una carta ricavata da sterco del locale canguro-lepre. Per William invece uno scudo di legno e una lancia di due metri con un'estremita' avvolta in tendini di canguro.


Kate, lo stile della duchessa

William e Kate in versione dj

   Per atterrare in Australia Kate ha scelto il giallo, in omaggio ai colori nazionali. Eccoli il duca e la duchessa di Cambridge, con il piccolo George, scendere da un'altra scaletta di aereo e toccare il suolo di Sidney. Ad attenderli folle festanti: entusiasmo, gioia, richieste di selfie cui William e Kate non si sono tirati indietro.

   Si presentano così Will e Kate, alla riconquista dei sudditi con i loro volti freschi e sorridenti, genuinamente empatici, anche felici e innamorati e con un piccolo erede in braccio.

   E per il principino George ogni volta che compare e' un sussulto. Un bel bambino paffuto che tutto sommato, per un pargolo di nove mesi, sembra sapersi davvero comportare a modo. Sara' il dna, anche di parte Middleton naturalmente: forte e determinato, perfetto per il ruolo.

   Cosi' e' mamma Kate: mai un gesto fuori posto, mai una gaffe. Certo, un aiutino ce l'ha al seguito. Viaggia con la sua parrucchiera di fiducia. Il guardaroba poi era stato accuratamente selezionato, addirittura con l'ausilio dei consigli di Elisabetta II si era detto ad un certo punto. E, puo' piacere o meno, ma risulta perfettamente in tono con il ruolo e l'immagine della duchessa di Cambridge.    

   A Wellington, capitale della Nuova Zelanda, aveva esordito in rosso, omaggio ai colori nazionali. A Sidney e' arrivata in giallo con un abito da 900 sterline (scrive il Daily Mail) firmato Roksanda Ilincic, stilista di origine serba di base a Londra. ''William mi ha detto che sembro una banana'', avrebbe confidato Kate ad una fan che le faceva i complimenti. Piccola nota di colore ben piazzata, in un'operazione che per ora sembra del tutto riuscita.


Charlene, principessa triste e' incinta

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