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A Roma, in un villino degli anni '20, prende vita un'idea per stimolare giovani e giovanissimi (ma non solo) a vivere il presente con garbo e affabilità e quanto basta di folle cortesia
Cortesia e affabilità per promuoverne il potere positivo verso gli altri e verso sé stessi, in una parola 'Gentilezza'. Se chiediamo all'IA, la risposta affascina: "Gentilezza è tutto quell'insieme di azioni, atteggiamenti comportamenti e anche parole che hanno la finalità di fare del bene all'altro: rivolgersi agli altri con un “per favore”, cedere il passo ad un anziano, aiutare chi si trova in un momento di difficoltà". Più profonda la Treccani "Nobiltà, sia ereditaria sia (secondo l’interpretazione degli stilnovisti) acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti". Ma le parole da sole a volte non bastano. E così, in un pomeriggio d'autunno a Roma, scopri che esiste la Casa della Gentilezza, dove quelle stesse parole prendono forma urbana e le incontri negli occhi e nei gesti di un gruppo di donne e di uomini che hanno deciso di spiegare, raccontare e insegnare soprattutto ai più giovani come si fa ad essere gentili.
Le quattro mura della Casa sono un villino degli anni '20 a Città Giardino Aniene, un quartiere sorto lungo la via Nomentana, a pochi chilometri dal centro storico della Capitale, ideato dall’architetto Gustavo Giovannoni e che nel 2023 ha compiuto un secolo di vita. Ispirato alle Garden city inglesi, con villini ed edifici in stile “barocchetto”, ha strade sinuose e una grande piazza scenografica. Questo approfondimento Magazine di ANSA.it racconta come è nata a Città Giardino la Casa della Gentilezza, un piccolo sogno diventato realtà e che intanto comincia a muovere i suoi primi passi.
Apre a Roma con una serie di iniziative didattiche e sociali la Casa della Gentilezza, una scuola (Scuola dell'Infanzia Ada e Silvio), un luogo e un laboratorio. Un team di ricercatori, di cui fanno parte insegnanti, medici, filosofi, costituzionalisti, giornalisti, scrittori, artisti, ambientalisti ed esperti informatici, organizza seminari, incontri e attività incentrate sulla Gentilezza. La Scuola avvia da gennaio un progetto/pilota per bambini dai 3 ai 6 anni con attività didattiche incentrate sul linguaggio non violento e sul rapporto tra noi e ciò che ci circonda. Corsi per piccoli chef per insegnare il rispetto del cibo, attività green in collaborazione con vari gruppi ambientalisti, musica e filosofia legate insieme per riscoprire pause e silenzi. Laboratori paralleli studieranno la Gentilezza nelle sue varie sfaccettature e saranno rivolti ai bambini ed agli adulti Tra le altre iniziative anche un laboratorio della fiaba e uno di etica del linguaggio.
La Casa è anche entrata nel Movimento Internazionale della Gentilezza nella rete Scuole Gentili di cui fanno parte 37 istituti in Italia. Il movimento fa capo a Daniel Lumera, biologo, naturalista. docente di Scienze del benessere e autore di vari bestsellers. Il primo impegno comune riguarda il laboratorio della Fiaba che prende il via il 29 dicembre con la pedagogista Giusi Bonanno
La Casa della Gentilezza sarà anche cinema con un'aula dedicata alle proiezioni che la domenica ospiterà grandi e bambini. "Ricorda un po' il Cinema Paradiso - spiega Marzia Giglioli, giornalista ed esperta di eitca del linguaggio - per l'atmosfera di questo vecchio villino anni 20 un po' retro che ospita la Casa -. Le pellicole ed i corti sono scelti da un team di registi e sceneggiatori in collaborazione con la Libera Università del Cinema, fondata da Zavattini, Blasetti e da Sofia Scandurra, prima regista donna italiana e con la collaborazione di Andrea Usiello e Alessandra Conserva, organizzatori di eventi cinematografici. È un progetto pilota e insieme un format per aprire le porte della scuole e utilizzare gli spazi quando sono chiuse.Non sarà il solito cinema, un'altra sala attigua sarà luogo di incontro per discutere sul linguaggio delle immagini e sorseggiare un te o una cioccolata nei pomeriggi di inverno. Un'altra sala, quella dei giochi e del racconto, è dedicata ai più piccoli".
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Nel villino degli Anni 20 della Casa della Gentilezza di Roma, ci sono tanti libri sugli scaffali dedicati ai bambini per studiare e raccontare le buone maniere, non quelle stucchevoli, ma quelle dei valori più profondi, perché le parole devono essere usate bene e si deve imparare fin da piccoli. Con i bambini ci saranno anche i Narratori che terranno incontri periodici e appuntamenti con attori e attrici che presteranno le loro voci ai libri. La Biblioteca della Gentilezza nasce con l'aiuto di insegnanti e psicologi ma anche esperti del Linguaggio. Sarà anche un Centro accademico di documentazione per raccogliere modelli ed esperienze perché la gentilezza genera nuove economie ed è strettamente legata alla salute. Libri gentili anche per gli adulti ed incontri con scrittori che hanno dedicato a quest'argomento il proprio lavoro.Una sezione è dedicata anche alla Tecnologia per affrontarne le sfide e per arginare i rischi di una digitalizzazione invasiva. Esperti informatici terranno seminari sulla tecnologia gentile, un programma avanzato per capire quale rapporto creare tra noi e le macchine e le relazioni tra noi e l'Intelligenza artificiale.
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La Casa della Gentilezza è anche un Laboratorio per la tecnologia gentile. Docenti esperti di NTT Data Italia metteranno a disposizione l’esperienza maturata con una serie di iniziative che hanno coinvolto finora migliaia di giovani al mondo .Il iprogrammia è progettato per divulgare i principi fondamentali del pensiero computazionale, del problem solving e della programmazione informatica in modo divertente e coinvolgente ma con un attenzione all'etica ed al comportamento . È rivolto ai ragazzi perché non siano solo consumatori ma creatori di tecnologia e per renderli più consapevoli I ragazzi saranno coinvolti nella creazione di soluzioni digitali che rispondano a problemi sociali o ambientali, mettendosi al servizio della comunità. Il programma prevede un primo step in classe e poi una serie di 'lavori a distanza' così da diventare lavoro comune anche in famiglia.I laboratori sulla “Tecnologia gentile” saranno progettati e organizzati da Nella Vulcano, executive manager di NTT Data Italia, che vanta un’esperienza pluriennale con i progetti di Coding nelle scuole e le Olimpiadi internazionali della tecnologia, progetto che ha ricevuto nel 2024 il premio Volontari@work della fondazione Terzius ETS presso a Camera dei Deputati. Tra i temi che saranno affrontati, la tecnologia per promuovere il rispetto reciproco e l’inclusività, usare un linguaggio gentile che incoraggi la partecipazione di tutti ed evitando contenuti offensivi o discriminatori, ed evitando comportamenti dannosi come il cyberbullismo e la violenza di genere e, non ultimi, sostenibilità e ambiente
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Il mistero dello stivale bianco di Nella Vulcano (Mannarino editore 2023) racconta di Alina, soprannominata Schwarzle per i suoi capelli scuri. Alina è una bambina di sette anni che vive con la sua famigliola in un Paese straniero, caratterizzato dagli inverni rigidi e da un ben più pallido sole rispetto alla sua terra natia. La generosità dei fratelli e sorelle di Alina, che realizzano un suo desiderio inespresso è la rappresentazione dei valori di una famiglia semplice. Un lungo e disagiato viaggio verso il loro Paese di origine farà incontrare ad Alina un essere bizzarro e magico U' Monacheddu, che le farà poi vivere un'avventura fantastica. Oltre a U' Monacheddu, un folletto tipico della Calabria dall'aspetto simile a un frate con fibbie d'argento e uno strano zucchetto rosso in testa, Alina incontrerà tanti altri esseri magici a partire da piccoli esseri dalle ali trasparenti che svolazzano tra le fibbie d'argento dei sandali del frate, e alberi dall'aspetto burbero o arguto. Lealtà, coraggio, amicizia, rispetto delle cose altrui e nei confronti della natura sono le doti che contraddistinguono la piccola Alina.
Il mistero dello stivale bianco è una magica fiaba leggera che porta con sé tanti sani valori e ispira le giovani menti al rispetto degli altri e del mondo in cui viviamo. Il viaggio che porterà la piccola Alina verso il sud mette in luce il divario, in termini logistici, tra nord e sud che ad oggi resta ancora una tematica attuale. Il giovane lettore attraverso la fiaba acquisisce nozioni sulla fauna italiana, sui diversi tipi di alberi e su alcune loro caratteristiche. La piccola Alina scoprirà le conseguenze che l’incauto agire umano ha sulla natura e dovrà fare delle scelte importanti per porvi rimedio, saranno proprio il coraggio, il suo senso di lealtà ed amicizia a stimolare sentimenti gentili nei giovani lettori.
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I promotori della Casa della gentilezza di Roma hanno ricevuto un riconoscimento da progetto Mede@ nato per combattere i fenomeni di violenza in genere e di genere. Il premio, denominato proprio "Gentilezza", è stato voluto e patrocinato dalla stilista Anna Fendi. "Sarà la tecnologia, sarà la crisi economica che stiamo attraversando che favorisce questo rinchiudersi in se stessi, l’Associazione Mede@, fondata da soli uomini, si è evoluta per contrastare la violenza di genere e in genere - scrivono da Mede@ -. Questo isolamento sociale porta donne e ragazzi ad essere vittime di questa anomia sociale, di cui non si rendono conto, per un falso sentimento di vergogna, ma si dovrebbero vergognare coloro che sono gli artefici di abusi, molestie, violenza, bullismo, cyber bullismo, e stalking nei confronti di persone più deboli perché in buona fede"
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I primi risultati di una campagna di immersioni per identificare e quantificare le specie ittiche costiere in 62 siti marini e in particolare lungo le coste della Calabria bagnate sia dal Tirreno che dallo Ionio (foto copertina di Antonio Di Franco per gentile concessione)
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