C'è l'intesa sul gas tra Russia e Ucraina, che garantisce le forniture anche all'Ue. Lo annuncia il vicepresidente della Commissione Maros Sefcovic. "Siamo riusciti a salvaguardare l'applicazione del pacchetto invernale per le forniture all'Ucraina" e quelle all'Ue "restano sicure". Nuovo trilaterale entro fine mese sulle forniture per l'estate.
Dopo oltre sei ore di negoziati tra i ministri russo Novak, l'ucraino Demchysyn, e il vicepresidente della Commissione Ue, è stata siglata un'intesa che prevede il pieno rispetto del pacchetto invernale sulle forniture di gas concordato lo scorso ottobre, con Naftogaz che s'impegna a rispettare il sistema dei prepagamenti, a ordinare sufficienti quantità di gas per coprire il fabbisogno domestico per marzo a Gazprom e garantire il transito delle forniture all'Ue. Gazprom a sua volta s'impegna a consegnare 114 mcm al giorno di gas prepagato nei punti stabiliti. Le forniture a Lungansk e Donetsk sono sono invece una questione "altamente complessa in termini legali, tecnici e politici" per cui "sarà ulteriormente discussa". Mosca e Kiev hanno inoltre espresso la loro volontà di continuare i trilaterali sul seguito al pacchetto invernale che scade a fine mese, in linea con gli accordi di Minsk. Le parti sono invitate da Bruxelles a presentare le loro proposte per il prossimo incontro che si terrà "prima della fine di marzo".
I leader di Usa e Ue sono "uniti" sulla questione ucraina e sulla Libia. E' il messaggio politico che ha voluto ribadire la consultazione al massimo livello tra Usa, Ue, Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia sulla situazione in Ucraina e Russia, alla vigilia della missione del premier italiano, Matteo Renzi, a Kiev e Mosca. Obama, Merkel, Hollande, Cameron, Renzi e Tusk hanno discusso oltre un'ora per valutare l'attuazione degli accordi di Minsk, stesso tema al centro della conversazione di ieri sera tra Kiev, Berlino,Parigi e Mosca. Se l'intesa raggiunta con la mediazione Ue rientra infatti nei punti richiesti da Minsk, secondo una nota di Berlino, a fronte dell'apprezzamento per "i recenti sviluppi positivi" è stata sottolineata l'importanza di "stabilizzare la tregua attuale, rendere verificabile il ritiro delle armi pesanti e rendere possibile l'inizio di un processo politico" oltre a "rafforzare la missione Osce". E la posizione sulle sanzioni non cambia: restano "strettamente legate" all'attuazione completa degli accordi di Minsk. E, nel caso di nuova escalation Ue e Usa sono "pronti a nuove sanzioni".