Il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Donald Trump hanno avuto oggi una conversazione telefonica in cui hanno discusso delle questioni legate alla Corea del Nord e alla Siria. Lo riporta la tv di Pechino, la Cctv, secondo cui Xi ha posto l'accento sulla "necessità di una soluzione attraverso mezzi pacifici" del dossier norcoreano.
"Stiamo inviando un'armada. Molto potente": lo ha detto il presidente americano Donald Trump alla Fox Business Network riferendosi alla flotta navale Carrier Strike Group 1 partita per la penisola coreana. La flotta e' guidata dalla portaerei Uss Carl Vinson ed e' composta da cacciatorpedinieri Aegis e altre unità. "Abbiamo sottomarini. Molto potenti. Di gran lunga più potenti della portaerei. Questo posso dirvelo", ha aggiunto Trump.
Ieri il presidente Usa aveva detto: "La Corea cerca guai", replicando, con altrettanta durezza, alle minacce di Pyongyang, che aveva evocato "la guerra" dopo "la decisione offensiva" di inviare la portaerei Carl Vinson verso la penisola coreana.
Xi, ha aggiunto la Cctv, ha posto l'accento sull'obiettivo di penisola coreana "denuclearizzata" al fine di raggiungere "la pace e la stabilità". Il colloquio telefonico ha permesso al presidente cinese di rimarcare la necessità che le due principali potenze economiche del pianeta abbiano maggiori comunicazioni e coordinamento sulle più importanti questioni internazionali. Xi, infine, ha sollecitato sforzi congiunti tra Cina e Usa per fare in modo che la futura visita di Trump a Pechino possa essere "produttiva".
Il presidente cinese Xi Jinping ha definito "inaccettabile" l'uso delle armi chimiche in Siria nel colloquio telefonico avuto oggi con il presidente Usa Donald Trump. Secondo quanto riferito dall'agenzia Nuova Cina, Xi ha auspicato "una sola voce" in seno al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Se la Corea del Nord "condurrà il suo sesto test nucleare, la possibilità di un'azione militare degli Usa sarà più alta che mai. Non solo Washington trabocca di fiducia e arroganza dopo l'attacco missilistico alla Siria, ma Trump vuole anche essere visto come uomo che onora le promesse". E' il monito rivolto a Pyongyang di un editoriale, dal titolo "Sta la crisi nucleare della Corea del Nord raggiungendo il suo atto finale?", apparso sul Global Times, testata nata da una costola del Quotidiano del Popolo, organo del Partito comunista cinese.