Il presidente turco Recep Tayyip ha avvertito che il suo Paese può colpire ancora i ribelli curdi che combattono in Siria e in Iraq ed ha insistito con Washington perché gli Stati Uniti smettano di sostenerli.
"Non daremo una data in cui agiremo, ma loro devono sapere che le forze armate turche possono arrivare", ha detto oggi Erdogan, spiegando che discuterà della questione con Donald Trump durante la sua visita negli Usa il mese prossimo.
Le dichiarazioni del leader turco arrivano dopo lo schieramento di truppe e mezzi corazzati americani lungo il confine turco-siriano, per evitare ulteriori scontri tra le due parti. Ankara però considera i curdi dell'Ypg - che Washington supporta in funzione anti-Isis - come un'organizzazione terroristica.