Le accuse di Benyamin Netanyahu all'Iran non smuovono la Gran Bretagna, che conferma la fedeltà all'accordo nucleare con Teheran. Downing Street lo difende definendolo "vitale" e negando si ispiri a un approccio "naif".
Mentre il capo del Foreign Office, Boris Johnson, nota come gli stessi sospetti israeliani evidenzino "l'importanza di mantenere in vigore le restrizioni imposte dall'accordo" alle "ambizioni nucleari di Teheran". Accordo che "non si basa sulla fiducia rispetto alle intenzioni iraniane, ma su una dura verifica".