L'arcivescovo di Lione e cardinale Philippe Barbarin ha offerto le sue dimissioni dopo la condanna a 6 mesi di prigione con la condizionale per mancata denuncia di abusi sessuali su minori perpetrati da un sacerdote negli anni '70 e '80.
Barbarin, 68 anni, è stato condannato per mancata denuncia di abusi sessuali su minori, durante i campi scout, da padre Bernard Preynat. Barbarin intende ricorrere in appello dopo la decisione della giustizia francese: "La motivazione del tribunale non mi convince. Contesteremo dunque questa sentenza con tutti i mezzi utili della giustizia", ha dichiarato il legale dell'alto prelato, Jean-Félix Luciani.
Si terranno il 5 e il 6 giugno prossimi le prime udienze di appello davanti alla Court of Appeal dello Stato di Victoria nell'ambito del ricorso presentato dal cardinale australiano George Pell, giudicato colpevole di pedofilia e in attesa della sentenza. La corte si occuperà prima dell'istanza per il permesso di presentare appello e, superato il primo ostacolo, si passerà all'appello stesso. Passerebbero poi altre settimane prima che i giudici annuncino se l'appello è stato accolto o meno. Intanto, il verdetto è atteso per il 13 marzo: fino ad allora il 77enne prelato rimane in detenzione, i suoi legali non hanno fatto domanda di libertà su cauzione. Pell, come è noto, è stato giudicato colpevole lo scorso dicembre dalla County Court del Victoria per abusi sessuali su due coristi tredicenni nella sacrestia della cattedrale di St. Patrick a Melbourne nel 1996 e 1997, quando era vescovo di quella diocesi. In particolare, su di lui pesano 5 reati, ciascuno passibile di una pena di 10 anni di carcere: un reato di penetrazione di un minore sotto i 16 anni e di quattro reati di atti indecenti con minori di 16 anni.