Il parlamento iraniano ha ascoltato il comandante dei Pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione, il gen. Hossein Salami, che ha riferito, a porte chiuse, dell'abbattimento, con un missile lanciato dai suoi uomini, del Boeing ucraino che ha ucciso 176 persone.
Delle spiegazioni tecniche fornite dal comandante non è trapelato nulla. Ma Salami, secondo quanto riferito da un parlamentare di Tabriz, avrebbe espresso il concetto che dopo l'attacco missilistico di Teheran contro due basi militari con militari statunitensi in Iraq, erano state fatti piani e previsioni, ma che combattere contro una superpotenza "non è una situazione normale".
"Non abbiamo mai pensato di far qualcosa di male alla gente", avrebbe detto il comandante dei Pasdaran, citato dal parlamentare. "Siamo angosciati per l'aereo ucraino come non mai e avrei preferito essere io stesso a bordo di quel Boeing 737 e morire con i passeggeri che dovermi vergognare così davanti alla nazione iraniana", avrebbe poi dichiarato il gen. Salami.