Qualche newyorchese scorazza per il porto e scruta l'orizzonte. No, non attende una delle tante festanti navi da crociera che prima del coronavirus erano l'icona della vacanza in mare con tutti i divertimenti di una città.
Aspetta di vedere spuntare una nave ospedale bianca della marina militare, che per ironia della sorte si chiama Comfort: non nel senso di lusso e comodità, ma di consolazione e conforto.
Il suo arrivo è stato annunciato da Donald Trump per fronteggiare nell'emergenza del "virus cinese", come si ostina a chiamarlo, la carenza di posti letto ospedalieri nella metropoli simbolo del Paese più opulento del mondo, tanto che si pensa anche ad ospedali da campo con l'aiuto del Genio militare.
La Usns Comfort ne ha mille, con 12 sale operatorie, una banca del sangue, un laboratorio medico, una farmacia e un reparto di tomografia computerizzata. Lunga come tre campi di football e alta dieci piani, è considerata la più grande nave ospedale del mondo e il quarto ospedale più grande degli Usa.
Non sarà un gran bel vedere sull'harbor della Grande Mela ormai deserta: avrà il sapore di una presenza sinistra, incarnerà plasticamente la minaccia di un nemico invisibile. L'emergenza è tale da unire anche nei toni due leader che si detestano: "Io e il presidente concordiamo suo fatto che stiamo combattendo la stessa guerra. Questa è una guerra, siano in trincea", ha spiegato il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, mentre litiga con il sindaco Bill de Blasio sulla chiusura della città. Ma mentre qualcuno aspetta ancora al molo, il Pentagono sorprende tutti: la nave ospedale è in manutenzione a Norfolk, ci vorranno settimane. Com'è successo per mascherine, ventilatori e test.