In fila di domenica per la spesa alle 4 di mattina, con il buio e al freddo. Non è masochismo né un'esercitazione di protezione civile, ma in tempo di pandemia da coronavirus è quanto è accaduto stamane a Belgrado e nel resto della Serbia, dove per la prima volta gli ultra 65enni, per i quali vige da giorni il divieto assoluto di uscire di casa, hanno avuto la possibilità di fare rifornimenti di generi alimentari e altro. Essendo la fascia di età più a rischio contagio, per loro è stata stabilita una 'libera uscita' con la minore circolazione possibile di altre persone. Le autorità hanno deciso che anziani e pensionati possono recarsi a negozi e supermercati esclusivamente di domenica dalle 4 alle 7 del mattino. Per il resto devono restare chiusi in casa. "Si sono formate lunghe code, ma tutto si è svolto regolarmente e in modo disciplinato, con l'osservanza della distanza minima di due metri tra una persona e l'altra", ha detto il ministro del Commercio Rasim Ljajic. A tutti, all'ingresso nei punti vendita, sono stati distribuiti guanti e mascherine. Fatta la spesa, tutti sono tornati ordinatamente a casa. Il capo della polizia Vladimir Rebic ha riferito che sono stati oltre 88.500 gli ultra 65enni che in tutto il Paese hanno approfittato di questa finestra mattutina per gli acquisti.
"Ringrazio tutti i cittadini più anziani che hanno dato prova di grande senso di responsabilità e disciplina, indossando le mascherine e restando correttamente in fila a distanza di sicurezza", ha detto il ministro dell'Interno Nebojsa Stefanovic, che ha visitato all'alba alcuni negozi e supermercati aperti per gli anziani. Per i loro bisogni di approvvigionamento sono mobilitati in tutto il Paese gruppi di giovani e volontari di organizzazioni umanitarie.