"Siamo carne da cannone": la denuncia è scritta con il pennarello nero sulla fascetta bianca calzata sulla fronte. Per il resto, a parte uno stetoscopio appeso alle orecchie, Alain Colombié, 61 anni, medico francese di campagna da 31 anni, appare completamente nudo in una foto diffusa sui social. E' la sua denuncia contro "la colpevole impreparazione" e la mancanza di protezioni per il personale sanitario alle prese con l'epidemia di Coronavirus.
"Chiedo un'insurrezione generale di tutta la professione - proclama il medico di famiglia, che esercita a Pomerols, un villaggio di 2.000 abitanti vicino a Montpellier, nel sud della Francia - non potendo scioperare, chiedo a tutti di lavorare con una fascia, una bandana o qualsiasi altra cosa con scritto 'Carne da cannone'". Ammette di agire "preso dalla rabbia e dall'emozione" ma ricorda che il problema della "mancanza di protezione per il personale sanitario (maschere, gel disinfettante, guanti, sovracamici ...) è un problema lancinante" dovuto all'"imprevidenza" delle autorità francesi.
Sul suo account Twitter, il dottor Colombié ha postato le sue foto senza veli con una didascalia dedicata al presidente della Repubblica: "Presidente Macron, lei chiede ai suoi piccoli soldati di partire al fronte senza armi né difese, e ovviamente senza considerazione...eh no, cavolo, mi scusi!".
Mentre la Francia è entrata oggi nella sua seconda settimana di confinamento e le cifre dei contagi e dei morti aumentano in modo vistoso, la notizia della morte di 5 medici in 48 ore ha contribuito ad alzare il livello di tensione nel Paese. Secondo il primario del pronto soccorso dell'Ospedale Pompidou, Philippe Juvin, nella sola regione di Parigi, l'Ile-de-France, fra il personale sanitario ci sono "alcune centinaia" di positivi al Coronavirus.