Sono ormai migliaia i manifestanti che a Hong Kong si sono radunati a Causeway Bay per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina: la tensione è salita al punto che la polizia è ritornata a usare i cannoni ad acqua, le cartucce urticanti (a Lane Crawford) e i proiettili di gomma per disperdere la folla.
La polizia ha eseguito oltre 300 arresti per le proteste. Il dato, riferito alle 20:00 locali (le 14:00 in Italia), si basa su accuse riferite, tra l'altro, all'adesione a manifestazioni illegali, al disordine causato in luoghi pubblici e alla violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale in 9 casi, di cui 5 a carico di uomini e 4 di donne. La polizia ha segnalato che da mezzogiorno gruppi di persone si sono ritrovati a Causeway Bay e Wan Chai, dove sono stati registrati atti di vandalismo contro i negozi.
L'Unione europea "ritiene essenziale che i diritti e le libertà esistenti dei residenti di Hong Kong siano pienamente tutelati" e ribadisce le sue "gravi preoccupazioni per la legge sulla sicurezza nazionale". Lo riferisce in una nota l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell a nome della Ue. L'Ue "attribuisce grande importanza al mantenimento dell'alto grado di autonomia di Hong Kong, in linea con la Legge fondamentale e con gli impegni internazionali, nonché al rispetto di questo principio", prosegue la nota.
Mike Pompeo ha sollecitato tutte le nazioni a difendere i diritti elementari del popolo cinese contro la brutalita' del partito comunista cinese, dopo la stretta su Hong Kong. Il segretario di stato Usa ha assicurato in una conferenza stampa che gli Stati Uniti continueranno ad attuare la direttiva di Donald Trump per mettere fine allo status speciale dell'ex isola britannica ed ha espresso "profonda preoccupazione" per la sicurezza di quanti ci vivono.