Aumenta a livelli preoccupanti il numero dei suicidi in Giappone tra le persone in età lavorativa, un fattore che gli esperti associano alla situazione di incertezza causata dalla pandemia del coronavirus. In base ai dati del ministero della Salute nipponico nel solo mese di settembre si sono tolti la vita 705 uomini con un'età compresa tra i 20 e i 50 anni, l'8'6% in più rispetto al periodo di riferimento dell'anno scorso. Il trend segue quello di agosto, con 706 casi segnalati, pari a un incremento del 6,6%.
Allarmanti anche i dati che riguardano le donne, con 640 suicidi in settembre, e una crescita costante da quattro mesi a questa parte.
Secondo l'associazione Npo Lifelink con sede a Tokyo, molti individui hanno vissuto una fase di difficoltà a livello professionale durante la pandemia, in particolare i lavoratori autonomi e chi non ha un impiego fisso, e non ricevendo un adeguato sostegno psicologico fanno fatica a rivolgersi alle istituzioni governative.