Un'enorme bandiera di Israele è stata esposta dalle finestre del palazzo di fronte a un ingresso della sinagoga di Roma, vicino al Portico di Ottavia dove la comunità ebraica della Capitale ha organizzato una manifestazione in solidarietà a Israele, iniziata con il suono di sirene. "In Israele questa sirena suono due volte anno, quando ricordiamo olocausto e quando i soldati sacrificano loro vita per la loro terra", hanno detto gli organizzatori dal palco. "Quelli di Hamas non sono fuochi di artificio. Ogni razzo su Israele è un tentato omicidio", recitano alcuni dei cartelli.
"Ci sentiamo male perché abbiamo parenti e amici in Israele. Sono i nostri fratelli. Ovunque c'è guerra c'è dolore. Noi vogliamo la pace, Israele si difende", dice uno dei manifestanti, Vittorio Polacco. "Israele è sotto attacco. Siamo preoccupati, io ho mia nipote con i figli al fronte. Un razzo e passato sopra la casa di una mia parente. Vivono nel bunker", gli fa eco allarmata un'altra anziana, Giuliana Anticoli.
Sono presenti tra gli altri il leader della Lega Matteo Salvini, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, una delegazione di FdI, il segretario del Pd Enrico Letta insieme ad altri dem, rappresentanti di Iv tra cui Maria Elena Boschi, il leader di Azione Carlo Calenda, i Radicali, una rappresentanza del M5s. Nessun esponente, invece, di SI o Leu. "Crediamo che questa drammatica vicenda debba cessare immediatamente. Esprimiamo solidarietà alle vittime e crediamo prima di tutto che bisogna unirsi nel lutto e chiedere il cessate il fuoco immediato", ha spiegato Letta, che ha sentito anche l'ambasciatore palestinese: "Speriamo che si trovi una soluzione e che ci sia un forte intervento europeo".
Secondo Salvini "i missili vanno condannati sempre e bisogna dire che Hamas è una organizzazione terroristica e che ci vuole una soluzione pacifica che gli islamisti non vogliono. Vorrei che il governo fosse per la pace in modo presente chiaro e protagonista e non sia silente".
"L'Italia ribadisce profonda preoccupazione per la spirale di attacchi e violenze che si sta generando nei Territori Occupati Palestinesi e in Israele", la posizione espressa dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, secondo cui adesso "è prioritario evitare la perdita di ulteriori vite umane e per questo chiediamo con forza a tutte le parti di intraprendere subito misure di de-escalation e di attenersi alla massima moderazione". "Condanniamo con fermezza - ha aggiunto - i lanci di razzi da Gaza. Voglio dirlo con grande chiarezza: il lancio indiscriminato di razzi è inaccettabile in ogni circostanza e deve pertanto cessare".