Ursula von der Leyen e David Sassoli, presidenti rispettivamente di Commissione e Parlamento europeo, in visita al Campo di Fossoli, nei pressi di Carpi, in provincia di Modena per la commemorazione del 77/o anniversario dell'eccidio nazista di 67 internati politici. I due presidenti hanno deposto una corona di fiori per i martiri della Resistenza. Accanto a von der Leyen e Sassoli anche Romano Prodi e la moglie Flavia.
Dopo i riti religiosi, celebrati dal vescovo di Carpi Erio Castellucci e del rabbino capo di Modena e Reggio Emilia, Beniamino Goldstein, Sassoli e von der Leyen hanno preso la parola dal palco allestito nell'ex campo di concentramento dove le SS naziste il 12 luglio '44 trucidarono 67 internati politici.
La commemorazione aperta dal sindaco di Carpi, Alberto Bellelli e dal presidente della Fondazione Fossoli, Pierluigi Castagnetti. Presenti anche il presidente di Regione, Stefano Bonaccini, e il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Poi la parola alle massime cariche Ue, per la prima volta insieme in una visita in Italia. Nella delegazione del Governo italiano c'è anche Vincenzo Amendola, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei. L'evento si svolge tra rigide misure di sicurezza, con l'intera area del Campo blindata e interdetta al pubblico.
"Il campo di Fossoli è un simbolo di quell'orrore. Cinquemila persone portate nei campi dell'Europa centrale, prigionieri fucilati perché leader della Resistenza. Naturalmente vogliamo ricordare che la democrazia e le nostre istituzioni devono essere anche vigili, perché quello che succede in Europa oggi è preoccupante: discriminazioni, violenze, attacchi alla magistratura, alla libertà di stampa. Per noi tutto questo è intollerabile e non si concilia con i nostri valori. Abbiamo degli strumenti sanzionatori inediti e vogliamo usarli", ha detto David Sassoli, presidente del Parlamento Ue.
"Oggi è particolarmente toccante per me essere qui come europea di nazionalità tedesca. È stato un soldato tedesco a ordinare di uccidere i vostri genitori e i vostri nonni. È una colpa profonda nella storia del mio Paese", ha detto Ursula von der Leyen al Campo di Fossoli, davanti ai parenti dei 67 internati politici trucidati dalle SS 77 anni fa. "La loro resistenza, ha contribuito a salvare l'Italia e tutta l'Europa. Incluso il mio paese, la Germania". A queste parole la platea applaude e si alza in piedi. Nel pubblico anche tanti parenti delle vittime. "La Resistenza ci ha ridato la libertà, italiani come i tedeschi. So che devo la mia stessa libertà, a persone come i vostri genitori e i vostri nonni. Quindi oggi voglio onorare la memoria di tutti coloro che hanno combattuto per la nostra liberazione. È anche grazie al loro sacrificio che è nata un'Europa finalmente pacifica e democratica. I prigionieri di Fossoli non hanno mai smesso di sognare un futuro migliore. E il nome di questo futuro era Europa".