"Ho paura per chi ha lavorato con noi ed ora sta per morire. I Talebani li cercano casa per casa.
Abbiamo lasciato migliaia di persone che rischiano la vita. La situazione è gravissima, la comunità internazionale li salvi".
Così, intervistato a Fiumicino, uno degli afghani arrivati oggi col volo da Kabul.
"Sono stato 11 anni in Afghanistan. Ho visto all'inizio la speranza di un paese che poteva rifiorire, ora vediamo un Paese con il cuore in gola. Adesso la situazione è peggiorata ulteriormente". A dirlo Pietro del Sette, che si occupa di cooperazione e sviluppo dell'agricoltura, rientrato poco fa in Italia. "La speranza - aggiunge - è che la componente dell'aeroporto militare riesca a portare a termine le operazioni di rimpatrio. La previsione è di portarli tra stasera domani e dopodomani". Mentre un altro italiano, esperto in logistica e lavoro, dice con la voce spezzata: "ho il cuore infranto".
"I talebani hanno iniziato a perquisire casa per casa", puntano ad "esecuzioni mirate, la gente a Kabul è terrorizzata". Il drammatico racconto è dell'ambasciatore all'Onu Ghulam Isaczai durante il suo intervento alla riunione di emergenza sulla crisi scatenata dalla conquista dei talebani, secondo quanto riporta Skynews.