Un anno fa calava il sipario sulla guerra in Afghanistan, la più lunga della storia americana. Le ultime truppe Usa hanno lasciato Kabul il 30 agosto 2021, con un giorno d'anticipo rispetto alla scadenza fissata per il 31 agosto. Troppo grande la paura di nuovi attentati da parte dei jihadisti dell'Isis-K, con gli allarmi lanciati fino all'ultimo dal Pentagono che ancora in giornata aveva parlato di minacce "reali" e "specifiche" di altri attacchi terroristici. "In Afghanistan non è rimasto un solo soldato americano. Il ritiro significa sia la fine dell'evacuazione del materiale militare sia la fine di quasi 20 anni di missione iniziata poco dopo l'11 settembre", annunciò un anno fa il generale Kenneth McKenzie, capo del comando centrale Usa.
"E' una missione che ha assicurato alla giustizia Osama Bin Laden insieme a molti cospiratori di Al-Qaida", ha proseguito. "Il costo è stato 2.461 militari e civili americani uccisi ed oltre 20 mila feriti, inclusi sfortunatamente i 13 marines morti la scorsa settimana", ha aggiunto McKenzie, specificando che gli ultimi a lasciare il suolo afghano sono stati l'ambasciatore e un generale. Subito dopo l'annuncio del Pentagono, spari sono stati uditi a Kabul per festeggiare la partenza dell'ultimo volo Usa. I colpi venivano in particolare dai principali check point dei talebani, mentre urla di giubilo si sono innalzate da postazioni nella ex green zone. "Abbiamo nuovamente fatto la storia", ha esultato su Twitter Anas Haqqani, un alto dirigente delle milizie talebane.
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