Il nuovo governo dei talebani, annunciato da giorni come imminente, sembra ancora in alto mare mentre si inasprisce la battaglia per la conquista della Valle del Panshir, dove è stato ucciso il portavoce della resistenza, e gli Stati Uniti evocano lo spettro di una "guerra civile" dagli esiti imprevedibili. È un Afghanistan molto vicino al caos e molto lontano dalla "sicurezza" e dall' "inclusività" promesse dal mullah (e probabile prossimo capo politico) Abdul Ghani Baradar quello che mostrano le confuse notizie che filtrano dal Paese, dove la macchina repressiva degli studenti coranici si è già messa in moto offuscando quel volto moderato che i nuovi padroni di Kabul stanno cercando di vendere al mondo. Una poliziotta incinta di otto mesi è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco nella sua casa di fronte ai familiari. L'assassinio è avvenuto nella provincia centrale di Ghor. La donna, che lavorava nella prigione locale, è stata freddata in casa di fronte ai suoi parenti da uomini che, secondo un testimone, parlavano arabo e non pashtu. I familiari della vittima hanno puntato il dito contro i talebani e fornito delle foto che mostrano schizzi di sangue sul muro in un angolo della stanza e un cadavere con il volto sfigurato, ma la ricostruzione della dinamica è complicata dalla paura che spinge al silenzio i parenti. Un'uccisione che segna un'escalation della violenza contro le donne dopo la repressione, sabato, con lacrimogeni e colpi con i caricatori dei fucili di una manifestazione a Kabul. E da domani, ha stabilito un decreto dei talebani, le studentesse potranno andare all'università solo con il volto coperto dal niqab e in classi rigidamente separate in base al sesso. Gli studenti coranici si sono invece chiamati fuori dall'omicidio di uno studioso di religione di nome Rumi Obaidullah Mutawakel e di uno dei suoi studenti, rapiti qualche giorno fa e i cui corpi sono stati ritrovati oggi. Il portavoce Zabihullah Mujahid ha fatto sapere che il duplice omicidio non ha nulla a che fare con i mujaheddin dell'Emirato islamico. (Eloisa Gallinaro)