Sei persone sono morte nella sparatoria all'università statale di Perm, in Russia: lo riporta il ministero della Salute russo, ripreso dalla Tass. L'agenzia di stampa statale russa sottolinea che precedentemente era stato riferito che otto persone erano morte. "Secondo le informazioni aggiornate del Centro Federale di Medicina delle catastrofi, sei persone sono morte nell'incidente all'Università statale di Perm, mentre 24 persone ferite stanno ricevendo cure", fa sapere il ministero secondo la Tass.. L'autore della strage a Perm, dato per morto in un primo momento, è invece ricoverato in ospedale ed è vivo. Lo ha detto il Comitato Investigativo russo, citato da RIA Novosti.
Lo stato di uno dei feriti è definito grave, quello di altri sei 'di moderata gravità'. Lo ha riferito il servizio stampa del Ministero della Salute russo citato dalla Tass.
Al momento dell'aggressione alcuni studenti si sono chiusi negli auditorium dell'università per mettersi in salvo. Altri studenti sono saltati fuori dalle finestre.
Vladimir Putin esprime profonde condoglianze alle famiglie e agli amici delle persone uccise nella sparatoria all'università di Perm. Lo fa sapere il Cremlino.
L'autore della sparatoria all'università di Perm sarebbe il 18enne Timur Bekmansurov. Lo riporta la testata indipendente Meduza che cita a sua volta i canali Telegram di 112 e Baza. Mash - altro media attivo su Telegram - ha scritto che stava studiando alla facoltà di legge dell'università, specializzandosi in scienze forensi. Prima della sparatoria, Bekmansurov avrebbe scritto un post su VKontakte - il Facebook russo - in cui chiedeva che le sue azioni non fossero considerate un atto terroristico e affermava di non essere membro di alcuna organizzazione estremista. "Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada", recitava il post. VKontakte ha poi cancellato il messaggio.