I Paesi Bassi hanno iniziato a trasportare alcuni pazienti affetti dal Covid-19 in Germania per alleviare la pressione sulle terapie intensive in difficoltà. Lo riporta l'agenzia di stampa olandese Nos, dando notizia dei primi due pazienti trasferiti dal Franciscus Gasthuis & Vlietland di Rotterdam all'ospedale Bgu di Bochum. "Trasferendo i pazienti intendiamo creare spazio in modo che le capacità di terapia intensiva rimangano disponibili sia per i pazienti Covid che per le cure regolari", ha spiegato la portavoce del centro di coordinamento nazionale per la distribuzione dei pazienti (Lcps), Monique Jacobs.
AUSTRIA - Vienna anticipa il booster a quattro mesi dall'ultima dose. La task force nazionale per i vaccini ha pubblicato questa precisazione visto che - soprattutto a Vienna - da tempo in "casi eccezionali" il richiamo veniva già anticipato a quattro mesi. "La terza dose - si legge ora - può essere somministrata dal quarto mese, mentre dovrebbe essere somministrata dal sesto mese dalla seconda". Per quanto riguarda Janssen, il richiamo va fatto tassativamente entro il 3 gennaio altrimenti scade il Green pass.
GERMANIA- "In alcune regioni la situazione è drammatica. Dobbiamo trasferire i pazienti, le unità di terapia intensiva sono piene": lo dice il ministro della Salute tedesco Jens Spahn in un'intervista a Deutschlandfunk. "Chi ha un infarto o un incidente in queste regioni ha molta difficoltà a ricevere buone cure", aggiunge. Attualmente i posti liberi in terapia intensiva a Berlino sono l'8,1%, in Sassonia l'8,8% e il 9,4% in Baviera. Sono 3.845 i letti di terapia intensiva occupati in tutta la Germania e 399,8 l'incidenza settimanale media su 100.000 abitanti. "Non spezziamo questa quarta ondata con il vaccino obbligatorio perché gli effetti arrivano troppo tardi", ha detto il ministro tedesco della Salute, Jens Spahn, a proposito del dibattito sull'obbligo vaccinale. Si tratta di un argomento che ha preso quota in Germania, anche dopo la presa di posizione pubblica in suo favore da parte del ministro-presidente della Baviera, Markus Soeder, e del Baden-Wuerttemberg, Wienfried Kretschmann. Il Dipartimento di Stato sconsiglia agli americani di recarsi in Germania e Danimarca, a causa del balzo dei casi di Covid-19. Per tutti e due i paesi il livello di allerta è a 4, ovvero 'do not travel'.
OMS - "Possiamo prevedere che ci sarà una pressione elevata o estrema sui posti letto negli ospedali in 25 Paesi europei e una pressione elevata o estrema sulle unità di terapia intensiva in 49 dei 53 Paesi fra ora e il 1 marzo 2022". E' l'allarme lanciato dall'Oms che ha previsto che il totale dei morti supererà i 2,2 milioni entro la primavera del prossimo anno. Per invertire questa tendenza, spiega l'Oms, e per poter "convivere con il virus" è necessario assumere un approccio "vaccino più", cioè assumere i vaccini standard e il booster.
L'Oms consiglia anche di "incorporare le misure di precauzione nelle nostre abitudini quotidiane", indossando la mascherina, lavandosi le mani, ventilando gli spazi chiusi, mantenendo il distanziamento sociale e starnutendo nell'incavo del gomito. Fra le cause del recente aumento dell'incidenza del Covid-19 in Europa, l'Oms europea ne ipotizza tre: la prevalenza della variante Delta, molto più contagiosa; l'indicazione prevalente in alcuni Paesi secondo cui l'emergenza è alle spalle e si può soprassedere alle misure di cautela e, infine, la presenza di fasce della popolazione non ancora vaccinate, che riducono la tutela e lasciano molte persone vulnerabili.
L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) prevede che entro il marzo del 2022 ci saranno due milioni di morti in totale per il coronavirus in Europa, se non si interverrà subito. "La regione europea resta nella morsa della pandemia di Covid-10. La scorsa settimana le morti attribuite al Covid-19 sono aumentate di 4.200 al giorno, raddoppiando la cifra di 2.100 al giorno della fine di settembre. Nel frattempo la somma dei morti per coronavirus ha passato il limite del milione e mezzo nei 53 Paesi della regione. Oggi il Covid-19 è la prima causa di morte in Europa e Asia centrale", scrive l'Oms in una nota.