Il Marocco dice addio al piccolo Rayan, il bimbo caduto in un pozzo martedì scorso e il cui corpicino senza vita è stato estratto sabato sera, dopo una maratona di soccorsi. In milgiaia hanno partecipato alle esequie che si sono svolte dopo la preghiera musulmana di mezzogiorno in un vecchio cimitero a pochi chilometri dal villaggio di Ighrane, dove è avvenuto l'incidente. Le strade sono state transennate per l'incredibile affluenza. La commozione è stata fortissima tanto che anche i cronisti sono scoppiati a piangere durante le dirette.
Il caso del piccolo, che ha drammaticamente ripercorso la storia di Alfredino Rampi, ha creato un'ondata di commozione in tutto il mondo e il Marocco ha seguito con il fiato sospeso le lunghe dirette video che trasmettevano il lavoro dei soccorritori, durante le oltre centro ore passate da Rayan in fondo al pozzo. Dopo aver recuperato il suo corpicino, l'ambulanza lo ha portato all'ospedale militare di Rabat, ma nulla è trapelato sul risultato dell'autopsia, che con ogni probabilità è stata eseguita. Parallelamente ai preparativi per le esequie, le autorità hanno cominciato fin da domenica i lavori di riempimento del pozzo nel quale il piccolo è accidentalmente caduto, e anche dell'enorme cratere scavato da volontari e soccorritori nel tentativo di salvarlo.