"I cuori del popolo americano sono con le madri dell'Ucraina": è il messaggio lanciato nella giorno della festa della mamma da Jill Biden nel suo viaggio lampo in Ucraina occidentale, dove ha abbracciato la moglie del presidente, Olena Zelenska, regalandole un bouquet di fiori. Una tappa che carica di ulteriore significato politico e umano la sua missione prima in Romania e poi in Slovacchia per visitare le truppe Usa, ribadire i forti legami bilaterali con i due alleati Nato ma soprattutto per mostrare solidarietà ai rifugiati ucraini e gratitudine per gli sforzi umanitari dei Paesi vicini, delle agenzie Onu e delle ong.
Ucraina, Jill Biden incontra a sorpresa la moglie di Zelensky
La visita in Ucraina arriva pochi giorni dopo quella della speaker della Camera Nancy Pelosi e dei segretari di Stato e alla Difesa Usa, Antony Blinken e Lloyd Austin. In attesa di un possibile viaggio a Kiev anche di Biden, che nel frattempo però è stato battuto sul tempo da Justin Trudeau, protagonista anche lui oggi di un blitz tenuto riservato per incontrare Zelensky a margine della video call tra i leader del G7. Il premier canadese ha prima fatto tappa a Irpin, alla periferia di Kiev, teatro di violenti combattimenti e di molti orrori russi che ha voluto vedere con i propri occhi, accompagnato dal sindaco Oleksander Markushyn, che ha postato delle foto insieme a lui. Assieme alla vice premier Chrystia Freeland e alla ministra degli Esteri Mélanie Joly, Trudeau ha anche issato la bandiera del suo Paese all'ambasciata canadese, che dovrebbe riaprire a breve.
Anche il blitz di Jill Biden è stato tenuto segreto sino all'ultimo momento per ovvie questioni di sicurezza, benché si sia trattato di un viaggio in auto di pochi chilometri al di là della frontiera slovacca, a Uzhhorod, città di 100 mila abitanti. E' qui che si sono incontrate le due first lady. "Volevo venire nel giorno della mamma. Pensavo fosse importante mostrare al popolo ucraino che questa guerra brutale deve finire e che il popolo americano sta con il popolo ucraino", ha spiegato la consorte del presidente americano dispiegando con empatia la sua diplomazia personale ed evidenziando il drammatico ruolo di primo piano della madri: donne segnate dalla fuga, con i mariti al fronte e figli spesso piccoli privati della scuola e a cui è difficile spiegare il crollo di un mondo prima felice. La moglie di Zelensky l'ha ringraziata per il suo "atto molto coraggioso". "Capiamo cosa significa per la first lady Usa venire qui durante una guerra quando ogni giorno sono in corso azioni militari, dove le sirene suonano ogni giorno, anche oggi", ha sottolineato.
"Tutti noi sentiamo il vostro supporto e la leadership del presidente Usa ma vorremmo notare che la festa della mamma è un giorno molto simbolico per noi perché sentiamo il vostro amore e sostegno durante questo giorno così importante", ha proseguito Olena, apparsa in pubblico per la prima volta dal 24 febbraio, giorno dell'invasione russa. Le due first lady, che si sono scambiate lettere in queste settimane di guerra, sono rimaste sole per un incontro di un'ora. Poi hanno visitato insieme una scuola trasformata in centro di accoglienza profughi, che ospita 163 ucraini, di cui 47 bambini. Alcuni di loro stavano facendo dei lavoretti da regalare alle loro mamme. Jill è quindi tornata in Slovacchia, dove ha incoraggiato i profughi ucraini, soprattutto donne e bambini, incontrati a Kosice e a Vysne Nemecke, al confine. La Slovacchia ha visto entrare oltre 400 mila ucraini dall'inizio della guerra, di cui circa 74 mila sono rimasti.