Per il giudice capo della Corte Suprema John Roberts, che oggi ha votato con la maggioranza contro l'aborto, i cinque conservatori della Corte hanno esagerato nella decisione di cancellare con un colpo di spugna la sentenza "Roe contro Wade" che quasi 50 anni fa aveva reso l'interruzione volontaria di gravidanza un diritto federale protetto dalla Costituzione. "La decisione ha dato un grave scossone al sistema legale. Una sentenza più limitata sarebbe stata meno sconvolgente", ha scritto Roberts allineandosi alla posizione della maggioranza ma volendo esprimere i suoi distinguo.
Il giudice capo avrebbe preferito limitarsi alla convalida del caso in esame, la legge del Mississippi che vieta l'aborto dopo 15 settimane. Il Mississippi non avrebbe voluto che la Corte facesse il passo drastico di cancellare 'Roe contro Wade', ha argomentato Roberts, ma la sua posizione moderata si è scontrata contro il blocco di destra in cui a Samuel Alito, che ha scritto il parere di maggioranza, e Clarence Thomas (che vorrebbe abolire anche la contraccezione) si sono uniti i tre giudici di nomina trumpiana, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett.