Il Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione di rigetto sulla tassonomia. Hanno votato contro la risoluzione 328 eurodeputati, i voti favorevoli sono stati 278, gli astenuti 33. Con questo voto l'atto delegato della Commissione, che prevede l'inclusione di gas e nucleare nella tassonomia, può così continuare il suo iter. Per l'approvazione della risoluzione di rigetto serviva la maggioranza assoluta, pari a 353 europarlamentari.
Maggioranza Ursula si è spaccata a metà sul votoe anche quella che in Italia sostiene il governo Draghi si è mostrata nettamente divisa. E' quanto emerge dai tabulati sul voto. A votare per il rigetto dell'atto delegato
sono stati Verdi, Sinistra e S&D. Per mantenere l'atto delegato hanno votato invece Ppe, Ecr, Id e la maggioranza del gruppo Renew (poco meno di 30 i dissidenti tra i liberali). I voti in dissenso nel Ppe sono stati 36, quelli nei socialisti 21. Tra gli italiani Pd (compatto nel voto), M5S e Verdi hanno votato per il rigetto, FI, Fdi, Lega e Iv hanno votato contro. Le due esponenti diamiani si sono astenute.
"Se l'atto delegato sulla tassonomia fallirà non ce ne sarà un secondo. Sono stata molto chiara anche con il Consiglio Ue", aveva avvertito la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen,
ribadendo come nucleare e gas "servano per la transizione".