Oltre dieci milioni di ucraini hanno attraversato i valichi di frontiera dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio: è la stima dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo l'Onu, dal 24 febbraio al primo agosto hanno lasciato l'Ucraina 10.290.039 persone.
Circa 41.350 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 223 caccia, 191 elicotteri e 740 droni abbattuti, secondo Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.774 carri armati russi, 939 sistemi di artiglieria, 4.022 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 180 missili da crociera.
"La Russia era ed è ancora pronta a risolvere il problema ucraino attraverso la diplomazia", ma alle sue condizioni. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "E' opportuno ricordare ancora una volta che tali termini sono stati concordati a Istanbul da entrambe le parti, russa e ucraina", ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Tass. Successivamente, ha insistito il portavoce, Kiev ha abbandonato quell'accordo, ma Mosca "rimane pronta" a negoziati su quelle basi, che prevedevano in sostanza una separazione delle trattative riguardanti la neutralità di Kiev da quelle sul futuro della Crimea e del Donbass.
Gerhard Schroeder è "un noto araldo dell'Impero e una voce della Corte dello zar russo". E' questa la risposta del consigliere presidenziale e capo negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, alle parole dell'ex cancelliere tedesco, secondo il quale "il Cremlino vuole una soluzione negoziata" al conflitto in Ucraina. "Se Mosca vuole un dialogo - afferma in un tweet Podolyak - spetta a loro. Prima di tutto, con un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe".
Intanto la nave Razoni, partita da Odessa lunedì con 27mila tonnellate di cereali, ha lasciato Istanbul dopo essere stata ispezionata in mattinata da delegati di Turchia, Russia, Ucraina e Onu. L'imbarcazione è appena uscita da Bosforo, canale che separa la città turca, ed è diretta a Tripoli in Libano. In seguito all'accordo trovato in Turchia a fine luglio tra Ankara, Kiev, Mosca e Onu, che ha permesso l'esportazione di grano ucraino, la Razoni è la prima nave carica di cereali a lasciare un porto dell'Ucraina dall'inizio della guerra con la Russia a fine febbraio.