Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. L'Onu denuncia: 'Crimini contro l'umanità nello Xinjiang'

L'Onu denuncia: 'Crimini contro l'umanità nello Xinjiang'

Pechino ribatte. "Solo calunnie, diffamazioni e disinformazione"

Le accuse alla Cina di aver praticato la tortura e di aver commesso "gravi violazioni" dei diritti umani nello Xinjiang sono "credibili" e la situazione richiede una "urgente attenzione" internazionale. Lo afferma un rapporto dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.  "Le accuse di sistemi di tortura o maltrattamenti, compresi trattamenti medici forzati e condizioni critiche di detenzione, sono credibili",  si legge nel rapporto, secondo il quale "la portata della detenzione arbitraria e discriminatoria degli uiguri e di altri gruppi a maggioranza musulmana... può costituire crimini internazionali, in particolare crimini contro l'umanità". Nel testo si sottolinea anche che la situazione nella regione cinese "richiede un'attenzione urgente da parte del governo, degli organismi intergovernativi delle Nazioni Unite e il sistema dei diritti umani, nonché la comunità internazionale in senso lato".

Michelle Bachelet, il cui mandato come Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani è terminato ieri, si è difesa dalle accuse che le
erano state mosse, di essere troppo indulgente nei confronti di Pechino sui diritti umani, affermando che dialogo "non significa
chiudere gli occhi".   

Immediata la reazione cinese: Pechino respinge "con forza" alla cosiddetta "valutazione" sullo Xinjiang rilasciata dall'ufficio dell'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, che accusa di "diffamare e calunniare la Cina, interferendo negli affari interni della Cina". Così Liu Yuyin, portavoce della missione cinese presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha contestato il rapporto, aggiungendo che si basa  "sulla presunzione di colpa, sulla disinformazione e sulle bugie fabbricate dalle forze anti-cinesi come fonti principali".

La Cina deve "rendere conto" per il genocidio contro gli uiguri nello Xinjang. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a proposito del rapporto dell'Onu sottolineando che "conferma la nostra grave preoccupazione per il genocidio in corso e i crimini contro l'umanità che le autorità cinesi stanno perpetrando contro gli uiguri".

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie