Le relazioni con il nuovo governo italiano, l’auspicio che la collaborazione tra Pechino e Roma continui “nel segno del rispetto reciproco” e degli “interessi” di entrambi i Paesi, la questione di Taiwan definita “una linea rossa invalicabile”. Sono i temi dell’intervista che l’incaricata d’affari cinese a Roma Zheng Xuan ha concesso all’ANSA alla vigilia del summit del G20 che vedrà la partecipazione, tra gli altri leader, del president Xi Jinping e della premier Giorgia Meloni.
ANSA - Il cancelliere tedesco Scholz ha effettuato da poco una visita in Cina e si parla di una prossima visita a Pechino del presidente francese Macron. Ritiene probabile una visita a breve della neo premier italiana Giorgia Meloni? O pensa che un incontro bilaterale con il presidente Xi possa verificarsi già al G20 di Bali?
Zheng Xuan – “Le relazioni Cina-Italia hanno una lunga storia e radici profonde, e hanno lasciato un segno indelebile nella storia degli scambi amichevoli tra Cina e Paesi europei. Sin dall'instaurazione delle relazioni diplomatiche, Cina e Italia hanno aderito al rispetto e alla fiducia reciproca, al mutuo vantaggio per entrambe le parti, nonché all'apprendimento vicendevole. La cooperazione sino-italiana nei vari settori tra cui l’economia e il commercio, la scienza e la tecnologia, la cultura e lo sport ha prodotto risultati fruttuosi, avvicinando sempre i cuori dei due popoli. Lo sviluppo sano e stabile delle relazioni Cina-Italia è conforme agli interessi comuni delle due parti. Ci auguriamo che il nuovo governo italiano aderirà a una politica positiva e pragmatica nei confronti della Cina e, insieme alla parte cinese, approfondirà costantemente la cooperazione bilaterale in vari campi e gli scambi interpersonali e culturali attraverso i contatti a tutti i livelli e il dialogo all’interno dei vari meccanismi, a beneficio dei due Paesi e dei due popoli. Il rapporto del XX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese sostiene la pratica del concetto di governance globale di "negoziati congiunti, costruzione congiunta e condivisione" e attribuisce grande importanza allo sviluppo sostenibile. La Cina aderisce ad un autentico multilateralismo e considera il G20 la piattaforma principale per la cooperazione economica internazionale ed è disposta a rafforzare la solidarietà e la cooperazione con le parti interessate, a coordinare le politiche macroeconomiche ed a promuovere congiuntamente una crescita forte, sostenibile, inclusiva ed equilibrata dell'economia mondiale. In qualità di partner strategici globali, Cina e Italia mantengono una stretta comunicazione negli incontri di alto livello in occasioni bilaterali e multilaterali. La Cina desidera rafforzare la comunicazione e il coordinamento con l’Italia nell'ambito del G20 e di altri quadri multilaterali, prendere in seria considerazione e promuovere l’incontro pertinente, collaborare con tutte le parti per creare consenso e promuovere la cooperazione nella promozione della ripresa economica mondiale e nell'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
ANSA - Di recente sono arrivati segnali di vicinanza a Taiwan in Italia. La questione di Taiwan potrebbe creare problemi tra Pechino e il nuovo governo italiano?
Zheng Xuan – “La questione di Taiwan appartiene puramente agli affari interni della Cina e riguarda il sentimento nazionale di 1,4 miliardi di cinesi. Essa è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina, rappresenta una linea rossa e di base insormontabile e non tollera interferenze esterne. Il fatto che Taiwan appartiene alla Cina fin dai tempi antichi non solo viene registrato nei numerosi volumi storici, ma detiene anche chiare basi legali internazionali. La Repubblica Popolare Cinese è stata proclamata l’1 ottobre 1949, sostituendo il governo della Repubblica di Cina come unico governo legittimo a rappresentare tutta la Cina. Si è trattato di un cambiamento di governo oggetto del diritto internazionale che non ha comportato cambiamenti in Cina, sulla sovranità della Cina, e i suoi confini territoriali non sono mutati. Per il governo della Repubblica Popolare Cinese è naturale godere ed esercitare pienamente la sovranità sulla Cina, compresa la sovranità su Taiwan. Il principio di una sola Cina è il comune consenso della comunità internazionale e la norma fondamentale delle relazioni internazionali, nonché la premessa politica e la base con cui la Cina stabilisce e sviluppa le relazioni diplomatiche con tutti i Paesi, Italia compresa. La Cina attribuisce grande importanza allo sviluppo delle relazioni con l'Italia e desidera collaborare con la parte italiana per mantenere insieme la corretta direzione dello sviluppo del partenariato strategico globale sino-italiano. Auspichiamo sinceramente che gli italiani si rendano conto appieno dell'estrema sensibilità della questione di Taiwan, persistano nel rispetto reciproco, salvaguardino l'amicizia bilaterale ed approfondiscano le cooperazioni reciprocamente vantaggiose nei vari settori commerciale, economico, culturale e turistico sulla base del principio di una sola Cina”.
ANSA - Ci sono critiche anche sull'adesione dell'Italia alla Belt and Road Initiative firmata nel 2019, che è stata definita da qualcuno “un grosso errore”. Sicuramente, tra l'altro, ci sarà molta attenzione alla protezione di infrastrutture critiche come il 5G, alla tutela nazionale di ambiti di alta specializzazione come i semiconduttori o la robotica. Come vede il futuro dei rapporti commerciali Roma-Pechino?
Zheng Xuan – “Dallo scoppio della pandemia, le relazioni economiche e commerciali sino-italiane sono in controtendenza, dai 54 miliardi di dollari del 2020 sono salite ai quasi 74 miliardi dell’anno scorso, con un aumento del 34,1% su base annua, mentre le esportazioni italiane in Cina sono aumentate del 36,3% su base annua, realizzando in entrambi i casi record storici. Nei primi 9 mesi di quest’anno, il volume di commercio sino-italiano ha toccato i 60,58 miliardi di dollari, con un aumento del 13,3% su base annua, e si prevede che la cifra annuale supererà quella dell’anno scorso. Quindi dovremmo essere ottimisti nei confronti dei rapporti commerciali bilaterali. La tendenza storica della globalizzazione economica è irreversibile. Per una transizione digitale e verde di successo ed efficiente si richiede un atteggiamento e un'azione di apertura e cooperazione. Il rapporto del XX Congresso del Pcc sottolinea chiaramente che la Cina continuerà a promuovere l’apertura di alto livello al mondo, affidandosi ai vantaggi derivanti dalle enormi dimensioni del proprio mercato, attirando le risorse globali, migliorando costantemente la qualità e il livello degli scambi e degli investimenti. Le relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi sono resilienti e con alta complementarità reciproca. Le due parti possono approfittare delle nuove opportunità offerte dall’ulteriore sviluppo della Cina, promuovendo il flusso libero e ordinato dei fattori dell’economia, l'efficiente allocazione delle risorse e l'integrazione dei mercati, in modo da ottenere una forte ripresa economica e sviluppo comune. La Cina desidera continuare ad importare ancora di più gli eccellenti prodotti italiani, incoraggiare gli investimenti bilaterali, facilitare gli scambi commerciali e condividere opportunità di crescita, salvaguardando la stabilità della catena industriale e quella di approvvigionamento in ambito globale, accelerando uno sviluppo sano e stabile della cooperazione economica e commerciale sino-italiana. Speriamo anche che l’Italia continui a fornire alle imprese cinesi un ambiente imprenditoriale aperto, equo, giusto e non discriminatorio, ottenendo così mutui vantaggi e benefici per tutti”.
ANSA - Al G20 di Bali c'è grande attesa per il presidente Xi Jinping e per l’incontro con il presidente americano Joe Biden, in particolare dopo l'apertura del presidente cinese che si è detto pronto a collaborare con gli Usa "per andare d'accordo sulla base del rispetto reciproco". Tanti i temi sul tavolo, a partire dalla questione energetica e dalla ripresa economica post-pandemia con lo spettro della guerra in Ucraina che aleggia su tutto. A Pechino si è detto che la Cina avrà un "ruolo costruttivo". Che significa in concreto?
Zheng Xuan – “Già a novembre 2021, il presidente Xi Jinping ha sottolineato durante un video incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che nei prossimi 50 anni, la cosa più importante nelle relazioni internazionali è che Cina e Stati Uniti trovino la strada giusta per andare d'accordo sulla base del rispetto reciproco, della convivenza pacifica e della cooperazione ispirata al mutuo beneficio. Il 26 ottobre di quest'anno, il presidente Xi ha ribadito questo punto. Il rafforzamento della comunicazione e della cooperazione tra Cina e Stati Uniti andrà a beneficio sia dei due Paesi che del mondo. Dall'inizio della crisi Ucraina, la Cina ha adottato un atteggiamento obiettivo e imparziale, ha espresso giudizi indipendenti sulla base del contesto storico e sul merito della questione stessa e si è schierata dalla parte della pace, della giustizia e dell'umanità. La Cina chiede il cessate il fuoco e si è adoperata per de-escalation della situazione, promuove colloqui di pace e fornisce assistenza umanitaria. La Cina ha presentato l'iniziativa in sei punti per alleviare la crisi umanitaria e l'iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale, ha offerto lotti di aiuti umanitari all'Ucraina e ha proposto l'Iniziativa di sviluppo globale per accelerare l'attuazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Stiamo contribuendo in modo responsabile per ridurre le conseguenze e mitigare l'impatto della crisi ucraina sulle catene industriali e di approvvigionamento globali. La Cina ritiene che una soluzione duratura sarebbe che i principali Paesi si rispettino reciprocamente, rifiutino la mentalità della Guerra Fredda e si astengano dallo scontro di blocco. La Cina ha sottolineato in più occasioni che le divergenze e le controversie tra Paesi dovrebbero essere risolte in modo pacifico attraverso il dialogo e la consultazione, che le parti interessate dovrebbero essere supportate nella conduzione di dialoghi sostanziali sulla base del mutuo rispetto, al fine di costruire un'architettura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile in Europa. Nelle circostanze attuali, la comunità internazionale dovrebbe sostenere tutti gli sforzi volti alla soluzione pacifica della crisi ucraina e invitare le parti interessate a rimanere razionali ed esercitare moderazione, avviare un impegno diretto il più rapidamente possibile e creare le condizioni per la ripresa dei negoziati”.
ANSA - Il capo del comando strategico Usa, Charles Richard, che sovrintende al programma nucleare degli Stati Uniti, ha avvertito che la Cina sta sviluppando le armi atomiche molto più velocemente degli Usa, definendo la questione un "problema a breve termine". Una politica che non sembra preludere alla distensione. Come risponde?
Zheng Xuan – “La Cina sostiene la proibizione totale definitiva e la completa distruzione delle armi nucleari. La strategia e la politica nucleare cinese sono altamente stabili, coerenti e prevedibili e sono le più responsabili e trasparenti tra gli Stati dotati di armi nucleari. Dal primo giorno in cui ha posseduto armi nucleari, la Cina si è solennemente impegnata in una politica nucleare di non primo utilizzo di armi nucleari in qualsiasi momento e in nessuna circostanza, e di non usare o minacciare di usare armi nucleari contro Stati non dotati di armi nucleari e zone libere da armi nucleari incondizionatamente. Questo è stato il contributo della Cina al processo internazionale di disarmo nucleare. La Cina mantiene le sue capacità nucleari al livello minimo richiesto per la sicurezza nazionale e non intraprende alcuna corsa agli armamenti nucleari con nessun Paese. Alcuni Paesi hanno recentemente formulato speculazioni infondate e accuse diffamatorie sulla politica nucleare e sulla capacità nucleare della Cina. A questo proposito, vorrei sottolineare che la strategia nucleare cinese, la politica e le pratiche correlate sono aperte e trasparenti, serie e responsabili. Il presidente Xi Jinping ha recentemente sottolineato che la comunità internazionale dovrebbe opporsi all'uso o alla minaccia di usare armi nucleari, sostenere che le armi nucleari non possono essere utilizzate e che le guerre nucleari non devono essere combattute e che bisogna prevenire una crisi nucleare in Eurasia. Ad aprile di quest'anno, il presidente Xi Jining ha proposto la Global Security Initiative. L'iniziativa mira a promuovere la creazione di una struttura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile. Offre la soluzione della Cina per eliminare le cause profonde dei conflitti internazionali e raggiungere una stabilità duratura e una sicurezza duratura nel mondo. La Cina è pronta a collaborare con altri Paesi nell'attuazione della GSI, sostenere fermamente l'ordine internazionale multilaterale, promuovere attivamente i processi internazionali di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione, in modo da contribuire alla costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso”.
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