Esplosioni ieri a Sebastopoli e nelle zone limitrofe della città, in Crimea, sono state riferite dai canali Telegram e rilanciati dai media ucraini. Secondo Radio Svoboda, nella serata di ieri ci sono state altre esplosioni vicino all'aeroporto militare di Belbek, sempre in Crimea, annessa unilateralmente dalla Russia. Anche i residenti di Simferopoli hanno scritto sui social network di aver sentito il rumore di esplosioni vicino all'aeroporto di Belbek.
Nel corso della notte l'esercito russo ha colpito più volte i quartieri residenziali di Nikopol, città dell'Ucraina orientale che si trova di fronte a Zaporizhzhia, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko. "Questa notte nella regione di Nikopol ci sono stati molti bombardamenti nemici. I russi hanno colpito il centro del distretto con artiglieria pesante", ha detto. Sono stati danneggiati oltre alle abitazioni anche un gasdotto e una rete elettrica. Lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino intanto ha reso noto di aver respinto nell'ultimo giorno attacchi delle truppe russe vicino a 10 insediamenti a Donetsk, e nel Lugansk.
L'esercito russo perderà fino a 70.000 uomini nei prossimi 4-5 mesi, ma il Cremlino sembra essere "pronto" ad affrontare queste perdite: lo ha detto il portavoce dell'intelligence militare ucraina, Andrii Cherniak, come riporta il Kyiv Independent. La Russia probabilmente "continuerà le operazioni offensive quest'anno", ha affermato Cherniak, secondo il quale i russi "capiscono che perderanno" sul campo di battaglia, ma non hanno intenzione di porre fine alla guerra. L'intelligence ucraina, ha proseguito il portavoce, è "sicura" che Mosca cercherà ancora di catturare la regione di Donetsk e farà di tutto per mantenere il suo corridoio terrestre sulla costa meridionale verso la Crimea occupata. Alti funzionari ucraini, intanto, avvertono che la Russia potrebbe lanciare una grande offensiva da più direzioni all'inizio di quest'anno. Le truppe russe "potrebbero attaccare simultaneamente da nord e da est", ha detto Cherniak, ma "queste azioni del nemico sono attese e le nostre truppe sono pronte", ha aggiunto. Il Kyiv Independent osserva che i risultati ottenuti dalla Russia sul campo di battaglia rimangono limitati, anche se i combattimenti sono stati molto duri nell'est e nel sud del Paese. Le truppe russe sono state costrette a ritirarsi dal 40% dei territori ucraini che avevano occupato all'inizio dell'invasione a lo scorso febbraio.