Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, per la presentazione delle Lettere Credenziali, il nuovo ambasciatore della Repubblica Islamica dell'Iran, Mohammad Reza Sabouri. Nel breve colloquio - informa il Quirinale - il Presidente Mattarella ha espresso la ferma condanna della Repubblica Italiana e la sua personale indignazione per la brutale repressione delle manifestazioni e per le condanne a morte e l'esecuzione di molti dimostranti.
Il Capo dello Stao ha sollecitato l'ambasciatore a rappresentare presso le autorità iraniane l'urgenza di porre immediatamente fine alle violenze rivolte contro la popolazione. Il rispetto con cui l'Italia guarda ai partner internazionali e ai loro ordinamenti trova un limite invalicabile nei principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Lo si legge in una nota del Quirinale dopo che Mattarella ha ricevuto il diplomatico iraniano per la presentazione delle Lettere credenziali. Era presente all'incontro il Vice Ministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli.
"Noi chiediamo una moratoria immediata della pena di morte. Non si può condannare chi ha partecipato a manifestazioni. E chiediamo al governo iraniano che si confronti con donne e giovani". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg5 parlando della situazione in Iran.
"Le istituzioni europee stanno studiando una strategia che permetta di dare continue risposte proporzionate all'aggressività del regime iraniano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg5, aggiungendo che "non possiamo accettare che continui questa violazione costante dei diritti umani". Tajani, commentando poi i nuovi appelli al pugno duro lanciati dalla leadership di Teheran, ha rilevato: "Una violenza e verbale e fisica come quella che vediamo in Iran dimostra che il regime è in difficoltà".