Si è riunito a Palazzo Chigi il gruppo di lavoro "emergenza elettrica Ucraina", voluto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, operativo già da inizio dicembre. Lo comunica Palazzo Chigi. Nella riunione è stata definita la lista delle disponibilità di materiali e attrezzature da parte dei principali operatori del settore elettrico e sulle modalità logistiche per il successivo imminente invio. Si tratterà di uno sforzo di grande impatto considerato che la donazione da parte del governo italiano di tale materiale potrebbe contribuire a garantire l'alimentazione elettrica di una comunità di circa 3 milioni persone.
"Per l'Ucraina stiamo facendo tutto ciò che possiamo - ha detto il ministro degli Esteri Tajani -. Siamo pronti a inviare altre armi per quanto possibile, prima di farlo ovviamente sarà informato il Parlamento. Abbiamo inviato oltre 50 tonnellate di materiale elettrico per la ricostruzione della rete elettrica distrutta dagli attacchi russi. Stiamo discutendo con i francesi per le armi di difesa aerea. Anche ieri durante l'incontro tra il premier giapponese e Giorgia Meloni abbiamo ribadito l'intenzione di sostenere la totale indipendenza dell'Ucraina".
Intanto con 125 voti favorevoli, 28 contrari e 2 astensioni il decreto Ucraina è stato approvato dal Senato. Il provvedimento, che proroga la cessione di materiali militari all'Ucraina fino al 31 dicembre 2023, passerà alla Camera per l'ok definitivo. Come hanno specificato poi fonti del gruppo M5s, i senatori del Movimento hanno votato 'no', come quelli di Verdi-Sinistra italiana che avevano annunciato la loro contrarietà in Aula.