Le ricerche dei vivi continuano in Turchia e in Siria, nonostante alle 04.17 (le 02.17 italiane) sia stata superata la soglia delle 72 ore di tempo dalla prima, principale scossa di magnitudo 7.8 del 6 febbraio del devastante terremoto: la soglia convenzionale di tempo ritenuta utile per ritrovare persone ancora in vita.
Il limite temporale. Per l'esperto di catastrofi naturali Ilan Kelman, dello University College di Londra, citato dall'Afp, il 90% dei sopravvissuti vengono soccorsi entro quella finestra temporale di 72 ore, anche se ci sono eccezioni. Le temperature glaciali della notte, come quella di Gaziantep, scesa a 5 gradi sottozero rende la sopravvivenza ancora più difficile.
I miracoli sono sempre possibili: "Ci sono situazioni differenti in cui ci sono stati dei salvataggi veramente miracolosi e persone che sono sopravvissute in condizioni orribili" anche dopo 72 ore, spiega Christopher Colwell, esperto di medicina d'emergenza dell'Università della California di San Francisco, citato dal Guardian.
Età, aria ed acqua determinanti. "Di solito si tratta di persone più giovani, che sono state fortunate abbastanza da ricavarsi una nicchia nelle macerie o di accesso ad aria respirabile e ad acqua", aggiunge.
I casi eccezionali. Tra i salvataggi che sanno di miracolo c'è quello di una donna di 80 anni in Giappone trovata viva dopo 9 giorni nella casa crollata nel 2011, o di una ragazza di 16 anni ancora viva dopo 15 giorni sotto le maceria di Port-au-Prince, a Haiti, dopo il terremoto devastante del 2010.