Parlando con l'ANSA a Kiev, il ministro ucraino della Difesa Oleksy Reznikov esprime "apprezzamento per il popolo italiano, il governo italiano e due ministri della Difesa: il signor Lorenzo e il signor Guido (Lorenzo Guerini e Guido Crosetto ndr). Sono due miei amici". Reznikov aggiunge: "Siamo molto contenti del pacchetto di sostegno e aiuti e con il signor Guido ci siamo incontrati a Bruxelles all'ultimo Ramstein, abbiamo discusso di nuovi pacchetti. E sono sicuro che quando celebreremo la nostra vittoria in questa guerra, festeggeremo con gli amici italiani".
"In questo momento stiamo fronteggiando un'offensiva lenta da parte dei russi che utilizzano un'altra tattica, specialmente a Bakhmut nell'est dell'Ucraina", ha spiegato Reznikov. "Stanno usando piccoli gruppi e tentano di spingere indietro la nostra linea di difesa ma subiscono perdite enormi ogni giorno, 400/500 morti, e ancora di più feriti - ha aggiunto -. Usano queste tattiche perché utilizzano Wagner, gruppi di militari privati, ex criminali. Usano le loro truppe come carne da cannone. E' una specie di approccio staliniano durante la Seconda guerra mondiale".
"Credo che dobbiamo tenere Bakhmut come roccaforte, perché così facendo riduciamo la loro capacità di una vera offensiva", ha aggiunto il ministro ucraino della Difesa. "Riduciamo il rischio e attendiamo un momento migliore, quando i nostri nuovi battaglioni saranno addestrati in Europa, con nuove tecniche - ha aggiunto Reznikov -. E quando il nostro stato maggiore deciderà che sarà il momento di lanciare la nostra controffensiva, allora lo faremo".
"La mia idea è che una delle minacce maggiori dopo i russi è la 'sindrome da fatica' nei Paesi europei. Perché la sindrome da fatica può frenare il sostegno degli alleati in questa guerra": lo dice all'ANSA il ministro ucraino della Difesa, Oleksy Reznikov, dopo la prima a Kiev del documentario realizzato dal filosofo francese Bernard-Henry Levy sulla guerra in Ucraina, un viaggio filmato attraverso il Paese fin dalle prime fasi del conflitto dopo il 24 febbraio 2022. Secondo il ministro Reznikov, ciò che fa questo film è urlare "non consentite che la sindrome da fatica vi colga". "Questa è una guerra di risorse" ed è combattuta in nome dei "valori europei - aggiunge Reznikov -. Noi stiamo lottando per voi. Stiamo lottando per noi stessi, per le nostre vite, per le libertà e sono sicuro che vinceremo questa guerra".