"Il rafforzamento della sorveglianza delle frontiere sia marittime che terrestri, anche attraverso la sorveglianza aerea prefrontaliera, è una componente essenziale della lotta degli Stati membri e dell'Unione europea contro il traffico di migranti" e "riteniamo che Frontex debba destinare maggiori risorse a questo compito, compresa la sorveglianza delle acque internazionali". E' quanto scrivono i Paesi del Med5, di cui fanno parte Italia, Cipro, Grecia, Malta e Spagna, nel documento conclusivo del vertice che si è svolto oggi a Malta. Med5 chiede che vengano "messi a disposizione ingenti fondi e mezzi dell'Ue per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture di protezione delle frontiere, dei mezzi di sorveglianza e delle attrezzature". "Ribadiamo le nostre riserve in relazione all'introduzione di procedure di frontiera obbligatorie. Gli Stati membri che subiscono continue pressioni migratorie irregolari, sia terrestri che marittime, dovrebbero poter decidere in merito all'applicazione di tali procedure in base alla loro capacità e alla prospettiva di rimpatri".
Le condoglianze per l'episodio del naufragio di Cutro sono state espresse da tutti i Paesi del Med5, secondo cui anche alla luce di quello che è successo è necessario evitare partenze illegali, a causa delle quali si verificano questi accadimenti. E' quanto emerso - a quanto si apprende da fonti del vertice - all'incontro dei Paesi del Med5, di cui fanno parte Italia, Cipro, Grecia, Malta e Spagna, che si è svolto oggi a Malta. Secondo i Paesi del Med5 "bisogna fare tutti gli sforzi per prevenire l'immigrazione irregolare": lo scopo è "prevenire la perdita di vite evitando partenze irregolari e la speculazione dei trafficanti sugli stessi migranti".