Le difficoltà incontrate dalla milizia russa Wagner nell'avanzare su Bakhmut sono dovute al fatto che gli ucraini, dopo aver minato i ponti sul fiume Bakhmutka, da postazioni rinforzate fanno un micidiale "tiro al bersaglio" sui mercenari russi, causando altissime perdite: è quanto sostiene il ministero della Difesa britannico, da fonti di intelligence, citato dal Guardian. Secondo i militari britannici, il fiume Bahmutka costituisce ora di fatto la linea del fronte, sebbene i Wagner siano risusciti a occupare quasi tutta la parte orientale della città. Sebbene dagli edifici alti gli ucraini che difendono Bakhmut diano filo da torcere ai russi, secondo Londra restano tuttavia potenzialmente vulnerabili da attacchi da nord e sud.
Elicotteri ucraini in missione ad alto rischio vicino a Bakhmut
Sarebbero più di 30 mila i soldati russi morti nel tentativo di prendere Bakhmut secondo Philip Ingram, ex colonnello dell'intelligence militare britannica e ora analista militare, intervistato da Sky News Uk. Ingram ha aggiunto che Bakhmut è un "piccola e insignificante" città su un fronte di 1.200 chilometri. "I russi lo vedono come un trampolino di lancio per andare in altre città, Kramatorsk e Sloviansk, e quindi avanzare per cercare di prendere il resto del Donbass" ha aggiunto l'ex colonnello.
Il fondatore del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha affermato che le forze russe si trovano a 1,2 chilometri dal centro amministrativo di Bakhmut. Lo riporta la Tass. "Si tratta di un edificio di cinque piani da cui proviene il fumo - l'edificio dell'amministrazione comunale, il centro amministrativo della città. È a un chilometro e duecento metri di distanza", ha detto Prigozhin che ha pubblicato un video sul canale Telegram del suo servizio stampa.
Ieri nella regione di Kherson l'esercito russo ha effettuato 71 bombardamenti nei quali tre persone sono state uccise e altre cinque sono rimaste ferite. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Oleksandr Prokudin, citato da Ukrinform.
Più di 10 forti esplosioni sono state udite a Melitopol, stando a quanto riferisce su Telegram il sindaco Ivan Fedorov, scrive Ukrinform. "I residenti riferiscono di più di 10 forti esplosioni nella parte settentrionale della città", si legge nel post, ma al momento non sono emersi altri dettagli.
A seguito dell'invasione russa in Ucraina sono stati causati danni all'ambiente per circa 50 miliardi di euro. E' quanto emerso - come riporta Ukrinform - a Kharkiv durante una riunione del Comitato della Verkhovna Rada per la politica ambientale e la gestione della natura. 'Contiamo ogni albero distrutto. E ogni grivna che la Federazione Russa ci paghera' per quello che hanno fatto. Ogni giorno continuiamo a registrare nuovi danni e distruzione. Secondo stime preliminari, il danno totale all'ambiente e' gia' di oltre 2 trilioni di grivne: include l'inquinamento del suolo, l'inquinamento atmosferico, le foreste bruciate e gli edifici distrutti. La Russia sta provocando una crisi climatica, una crisi nucleare, una crisi umanitaria', ha affermato il primo viceministro dell'Ambiente e delle risorse naturali ucraino, Ruslan Grechanyk. Oleksandr Filchakov, capo dell'ufficio del procuratore regionale di Kharkiv, ha aggiunto: 'Registriamo e analizziamo tutti i crimini nel campo dell'ecologia, attacchi a strutture industriali, depositi di petrolio'. (ANSA).