Il Cremlino "non riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale dell'Aia". Mosca risponde così ai mandati di arresto per crimini di guerra contro funzionari russi annunciati ieri dalla Cpi. E aggiunge che al momento la pace è impossibile. "La Russia - ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov - apprezza gli sforzi di alcuni paesi per portare il conflitto ucraino sui binari della pace, ma per ora è impossibile" perché "la federazione russa deve raggiungere i suoi 'obiettivi'".
Sul campo, secondo un'inchiesta del Washington Post, le forze ucraine hanno subito perdite significative di uomini e armi dall'inizio della guerra e i funzionari occidentali stanno mettendo in dubbio che resistere a Bakhmut sia una strategia saggia. "La qualità delle forze ucraine è stata degradata da un anno di perdite, l'umore delle truppe in prima linea è cupo, alcuni funzionari ucraini mettono in dubbio la prontezza di Kiev nell'organizzare la controffensiva di primavera".
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Washington Post riferisce che l'Ucraina potrebbe aver subito fino a 120.000 morti e feriti, rispetto ai 200.000 russi, sebbene le perdite siano tenuti segrete anche agli alleati. E osserva che sulla base di valutazioni di fonti occidentali e ucraine, l'afflusso di reclute inesperte, portate in battaglia dall'esercito di Kiev per tamponare le perdite, ha cambiato il profilo delle forze ucraine, che soffrono anche di una carenza di base di munizioni, compresi i proiettili d'artiglieria e le bombe da mortaio, secondo il personale militare sul campo.
La situazione sul campo di battaglia tuttavia potrebbe non riflettere un quadro completo delle forze ucraine, perché Kiev sta addestrando le truppe per la prossima controffensiva separatamente e le sta deliberatamente trattenendo dai combattimenti in corso, compresa la difesa di Bakhmut, ha detto un funzionario statunitense.