Duro monito del capo del Pentagono Lloyd Austin in apertura della decima riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina, commentando la collisione tra un jet russo e un drone Usa sul Mar Nero. "Questo episodio pericoloso, ha detto, fa parte di un modello di azioni aggressive, rischiose e non sicure da parte dei piloti russi nello spazio aereo internazionale: voglio essere chiaro, gli Stati Uniti continueranno a volare e ad operare ovunque il diritto internazionale lo consenta. E spetta alla Russia utilizzare i suoi aerei militari in modo sicuro e professionale"
Ancora più asciutta la dichiarzione del portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americano John Kirby alla tv Abc: "Il messaggio ai russi è stato, 'non fatelo di nuovo", ha detto.
Da Mosca, intanto, dopo che l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha chiesto che gli Usa mettano fine a quello che definito le "inaccettabili attività militari vicino ai confini russi", il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia russa Ria Novosti. ha indicato che non ci sono stati contatti ad alto livello tra la Russia e gli Stati Uniti sull'incidente avvenuto ieri nei cieli sul Mar Nero. Il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale Nikolai Patrushev, da parte sua, ha detto che la Russia cercherà di recuperare i resti del drone americano precipitato. "Non so se ne saremo capaci, ma dobbiamo provarci", ha detto Patrushev.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, in un'intervista alla Bbc, ha osservato che incidenti come quello che ha coinvolto jet russi e un drone statunitense sul Mar Nero "sono inevitabili" fino a quando la Russia non lascerà la Crimea,precisando però che non si aspetta alcuna escalation diplomatica e descrivendo l'episodio come un "incidente di routine".
"Se l'Occidente vuole dimostrare la sua debolezza, dovrebbe certamente dimostrare la sua prudenza dopo un incidente come questo, ma non ho la sensazione che questo sia l'umore nelle capitali", ha risposto Kuleba, rispondendo alla domanda se gli Stati Uniti e altri alleati potrebbero diventare più cauti in seguito all'incidente. "L'umore non è quello di intensificare, ma non è nemmeno quello di piegarsi alla pressione - la
pressione fisica o retorica - della Russia".