Tappeto rosso e strade tappezzate con manifesti di benvenuto, bandierine cinesi e russe sventolate dai sostenitori all'ingresso in albergo, le matrioske vendute nei negozi di turisti con l'immagine del presidente cinese. E' un'accoglienza da star quella riservata da Mosca a Xi Jinping per la sua ottava visita in dieci anni.
Ma anche quella attesa con maggiore trepidazione dalla comunità internazionale per le sue proposte di mediazione diplomatica. Accolto all'aeroporto di Vnukovo dal vice primo ministro Dmitry Chernyshenko e da una banda militare che ha suonato i due inni nazionali, Xi poco meno di quattro ore dopo è stato ricevuto da Putin per un incontro informale al Cremlino, accompagnato da una cena. Menù ricco e raffinato, composto da ben sette portate di specialità russe, accompagnate da due vini della cantina russa Divnomorskoye Estate.
Evidenti le differenze anche scenografiche con i colloqui gelidi con leader stranieri - in particolare quello con il presidente francese Emmanuel Macron - che andarono in scena nell'imminenza dell'inizio dell'operazione militare in Ucraina. Se in quei casi gli interlocutori erano seduti lontanissimi, alle estremità di un enorme tavolo, in questa occasione Putin ha messo da parte anche la sua leggendaria paura di contagio da Covid e ha conversato con l'ospite seduto al suo fianco, davanti a un caminetto di marmo bianco con decorazioni dorate, con l'unica separazione di un piccolo tavolino su cui erano posati dei fiori. A confermare il clima di cordialità, il "caro amico" usato dal presidente cinese per rivolgersi a Putin. Alcune vie di Mosca, che ha accolto il leader cinese con una clemente giornata soleggiata di primavera, sono state addobbate con cartelli di benvenuto scritti in cinese e russo su iniziativa dell'Unione degli imprenditori cinesi in Russia. In tutto una quindicina, posizionati in particolare sull'autostrada Kiev e sulla Prospettiva Leninsky.
Mosca, al Cremlino l'incontro tra Vladimir Putin e Xi Jinping
Ma l'aspetto più ricercato dell'ospitalità tributata a Xi è l'hotel scelto per lui: il Soluxe, situato nel nord di Mosca accanto al Park Huaming, un centro d'affari con un parco di oltre 5 ettari che ospita piante tipiche di diverse province della Cina e persino una Città Proibita ricostruita in miniatura. Le camere sono arredate sulla base dei principi dell'antica pratica del Feng Shui. Un salto di qualità rispetto alla visita compiuta nel 2017 da Xi, quando fu ospitato nel grattacielo staliniano in cui ha sede l'Hotel Radisson (ex Ucraina) sulla Prospettiva Kutuzovsky.
Tra i souvenir in vendita nel centro nella capitale russa è comparsa la tradizionale matrioska, con le repliche messe una dentro l'altra in ordine di grandezza, con l'immagine del presidente cinese in visita a Mosca. Lo scrive la Bbc pubblicando la foto di un negozio con le matrioske di Putin, Lenin, l'astronauta Gagarin. E Xi in primo piano.