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Droni, raid e morti in Ucraina. Allarme a Zaporizhzhia

Zelensky: 'Ma quale pace?'. Mosca: 'L'Occidente gioca col fuoco'

"Ma quale pace?". La domanda retorica è del presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo i nuovi raid russi che hanno bersagliato il suo Paese all'indomani dell'incontro al Cremlino tra Vladimir Putin e Xi Jinping in cui lo zar ha lodato il piano di pace cinese. Su Twitter il leader di Kiev ha postato le immagini di un'esplosione che ha sventrato un palazzo nella città di Zaporizhzhia: un attacco in pieno giorno che ha provocato almeno una vittima e 34 feriti, tra cui due bambini di sette e nove anni. Nella notte altre otto persone erano rimaste uccise in un raid nella regione di Kiev, a Rzhyschiv, che ha colpito una residenza studentesca. Gli ucraini hanno fatto sapere di aver abbattuto 16 droni ma cinque sono sfuggiti dal mirino e hanno portato morte e distruzione in un'altra giornata di guerra, "non soltanto un altro giorno", come ha scritto ancora Zelensky scagliandosi contro la "ferocia bestiale" degli attacchi russi. "Più di 20 droni iraniani assassini, oltre a missili e numerosi bombardamenti. E questo solo nell'ultima notte di terrore russo contro l'Ucraina. Ogni volta che qualcuno cerca di sentire la parola 'pace' a Mosca, lì viene dato un altro ordine per questi raid criminali", ha denunciato. Il presidente ucraino in giornata è comparso al fronte, vicino a Bakhmut, dove ha consegnato riconoscimenti ai soldati che da settimane difendono quella che Kiev ha deciso essere la sua 'fortezza': il simbolo più forte della resistenza determinata a non cedere a Mosca nemmeno un centimetro di terra ma anche una scelta che ha suscitato non pochi dubbi tra osservatori e alleati, data l'entità delle perdite e il valore non proprio strategico della città dell'est che prima di questa fase del conflitto contava 70 mila abitanti. Ora ne sono rimasti meno di 4.000, circondati da cenere e macerie, mentre riecheggiano i colpi di artiglieria.

 

Zelensky: 'Zaporizhzhia bombardata con ferocia bestiale'

Zelensky ha incontrato le truppe in quello che sembra un vecchio magazzino industriale: un minuto di silenzio per i caduti, la consegna delle medaglie, le foto sui canali social. "Sono onorato di essere qui oggi, nell'est del nostro Paese, nel Donbass, e di premiare i nostri eroi, ringraziarvi, stringervi la mano. Grazie per aver protetto lo Stato, la sovranità, l'est dell'Ucraina", ha detto. Ad accompagnarlo c'era il suo chief of staff, Andriy Yermak, che ha twittato: "Bakhmut è in piedi, le forze di difesa tengono la città". Zelensky ha visto i vertici militari in Donbass e poi si è spostato a Kharkiv, altra città dilaniata sotto i colpi costanti dei russi, per consegnare un riconoscimento al suo sindaco, Igor Terekhov. Mosca invece è tornata a puntare il dito contro gli Stati Uniti: gli Usa "giocano con il fuoco" continuando le loro azioni ostili contro la Russia, "non solo in Ucraina", ha tuonato il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, agitando ancora lo spettro di un conflitto nucleare come una probabilità oggi "più alta di quanto si sia mai visto negli ultimi decenni". Gli ha fatto eco il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, che ha accusato il Regno Unito per l'annunciata fornitura di proiettili all'uranio impoverito che "provocheranno un'ulteriore escalation delle tensioni". Sul terreno resta altissima la tensione a Zaporizhizha, nelle cui vicinanze c'è la centrale nucleare più grande d'Europa, ora sotto controllo russo: il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi ha lanciato l'allarme sulla possibile disconnessione della centrale dalla linea elettrica esterna, mentre l'ultima linea di riserva da 330 kilovolt, danneggiata dal primo marzo, rimane disconnessa e in riparazione, "evidenziando ancora una volta la fragilità della sicurezza nucleare".

 

Kishida a Bucha: 'Sono indignato dalle brutalita' avvenute qui'

Di fronte a un Paese distrutto, la Banca Mondiale comincia intanto a calcolare i costi della ricostruzione, per la quale stima saranno necessari 411 miliardi di dollari. Sulla cifra concordano anche le Nazioni Unite, l'Unione europea e il governo ucraino. E si prevede un bisogno immediato di 14 miliardi di dollari quest'anno a favore di "investimenti cruciali e prioritari" per avviare l'opera: ieri lo staff del Fondo Monetario Internazionale ha raggiunto un accordo con Kiev per un piano di aiuti da 15,6miliardi di dollari. L'intesa deve essere ora approvata dal board del Fmi, che dovrebbe esaminarla nelle prossime settimane.

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