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Una ragazza spara in una scuola a Nashville, 7 morti

Tre bimbi tra le vittime. Aveva due fucili e una pistola

L'ennesima strage in una scuola americana e ancora bambini tra le vittime della follia delle armi: una ex alunna di 28 anni è entrata nella Covenant School di Nashville, in Tennessee, imbracciando due fucili e una pistola e ha aperto il fuoco lasciando a terra, senza vita, sei persone di cui almeno tre piccoli alunni delle elementari. Un'altra strage, la 129/a sparatoria di massa negli Stati Uniti solo dall'inizio dell'anno, ovvero oltre una al giorno da gennaio. Il tempestivo intervento della polizia ha evitato il peggio: dalla chiamata al 911 all'uccisione della killer all'interno della scuola privata sono trascorsi solo 14 minuti.

La killer ha lasciato un manifesto e ha compiuto un atto mirato, ha affermato la polizia. 

La donna è stata fermata al secondo piano dell'edificio, quando si trovava ancora nell'atrio e non aveva quindi avuto tempo di entrare in nessuna classe, anche se si era già lasciata dietro una scia di sangue innocente. Dei cinque agenti arrivati per primi, due l'hanno affrontata e l'hanno uccisa sul posto. La donna, residente nell'area di Nashville, è stata identificata dalla polizia, che sta cercando ora di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili al riguardo per cercare di capire il perché di un gesto così folle. "Stiamo passando al vaglio i filmati delle telecamere all'interno della scuola" dove la killer - che inizialmente gli agenti pensavano fosse una teenager - è entrata da una delle porte laterali. Secondo quanto riferito dalla polizia però tutte le porte della scuola erano chiuse e quindi si sta cercando di capire come sia riuscita a entrare. All'identificazione della donna ha contribuito una vettura parcheggiata nelle vicinanze della scuola e riconducibile alla killer.

Quello che al momento desta particolare attenzione è il fatto che ad aprire il fuoco sia stata una donna, un caso molto raro. Secondo alcuni dati dal 1979 le sparatorie di massa compiute da donne in America sono state solo 17, di cui 7 - inclusa quella odierna - hanno avuto una scuola come drammatico teatro. Le rilevazioni di Violence Project invece stimano solo in quattro casi le sparatorie di massa compiute da donne dal 1966.

"Un'altra sparatoria in una scuola. Sono senza parole: i nostri bambini meritano molto meglio", afferma la First Lady Jill Biden. Nelle scuole e nei college americani sono morti, a causa di stragi di massa - definite con quattro o più morti - almeno 175 persone dal massacro nel liceo di Columbine nel 1999 a quello odierno di Nashville. "Le scuole dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare. Quando è troppo è troppo, il Congresso deve agire contro la violenza delle armi da fuoco. Quanti bimbi devono ancora morire prima di agire?", ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, tornando a chiedere a nome di Joe Biden il divieto delle armi d'assalto. Un divieto che il presidente chiede, senza successo, da quando è entrato alla Casa Bianca scontrandosi con l'opposizione dei repubblicani in Congresso, che vedono nella difesa del Secondo Emendamento, una delle loro maggiori battaglie. "Quando accaduto" a Nashville "è un incubo. Dobbiamo fare di più contro la violenza di armi da fuoco - ha detto Biden -, dobbiamo agire per proteggere le scuole affinché non diventino prigioni".

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