Bombardato nella notte e al mattino presto dall'esercito russo il distretto di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. Lo riferisce l'Amministrazione militare regionale citata dai media ucraini. Secondo le autorità locali, le unità militari della Federazione russa hanno lanciato una serie di attacchi con un sistema missilistico antiaereo provocando la distruzione di infrastrutture civili. "Le strutture civili sono state distrutte: è scoppiato un incendio, le case vicine sono state danneggiate dall'onda d'urto. Non ci sono vittime", ha dichiarato l'amministrazione.
Il distretto di Kherson, nell'Ucraina meridionale, è stato costantemente sotto il fuoco russo nelle ultime 24 ore: l'esercito della Federazione ha bombardato l'area per 64 volte. Un civile è rimasto ucciso, distruzioni vengono riportate nei quartieri residenziali, come riferisce Unian. Il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin ha affermato che "nell'ultimo giorno, il nemico ha effettuato 64 bombardamenti, sparando 243 proiettili. L'oblast di Kherson è stato sotto il fuoco dell'aviazione russa e dell'artiglieria".
Zelensky, un anno dalla liberazione di Bucha "non dimenticheremo"
"Bucha: 33 giorni di occupazione. Più di 1.400 morti, tra cui 37 bambini. Più di 175 persone sono state trovate in fosse comuni e camere di tortura. 9.000 crimini di guerra russi. 365 giorni da quando è di nuovo una città ucraina libera. Un simbolo delle atrocità dell'esercito del Paese occupante. Non perdoneremo mai. Puniremo ogni colpevole". Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram oggi, a un anno dal ritiro delle truppe russe da Bucha.