Attualmente ci sono 7 navi russe in servizio di combattimento nel Mar Nero, di cui una armata con fino a quattro missili Kalibr. Lo scrive su Facebook la Marina delle forze armate dell'Ucraina.
"Alle 10:00 dell'8 aprile: 7 navi da guerra nemiche erano in servizio di combattimento nel Mar Nero, tra cui una portamissili da crociera Kalibr, con una salva totale fino a 4 missili", si legge nel rapporto. Inoltre, sono state segnalate una nave da guerra russa nel Mar d'Azov e fino a sette navi da guerra - tra cui 3 portamissili da crociera Kalibr, con una salva totale fino a 20 missili - nel Mar Mediterraneo.
Quattro persone sono rimaste uccise ieri in seguito agli attacchi russi nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta il Guardian. "Il 7 aprile i russi hanno ucciso quattro abitanti della regione di Donetsk: tre a Bohorodychne e un altro a Torske. Un civile nella regione è rimasto ferito" ha scritto Kyrylenko.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev è convinto che l'Ucraina scomparirà perché nessuno ne ha bisogno. Lo riporta la Tass citando un post sull'argomento scritto da Medvedev sulla sua pagina su VKontakte. La pubblicazione dell'ex presidente russo è divisa in sei punti in cui Medvedev sostiene perché l'Ucraina non è necessaria, rispettivamente, a Europa, Stati Uniti, Africa e America Latina, Asia, ma anche alla Russia e, infine, gli stessi cittadini ucraini. Medvedev ha anche definito l'attuale stato ucraino "un malinteso generato dal crollo dell'Urss". "E quindi non abbiamo bisogno di una sub-Ucraina. Abbiamo bisogno della Grande Russia", ha scritto il politico. Quanto agli stessi ucraini, secondo Medvedev, "sono costretti a vivere in costante ansia e paura" e "vogliono andare ovunque". "Nessuno sul pianeta ha bisogno di una simile Ucraina. Ecco perché non esisterà", riassume il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.
Amal Clooney, noto avvocato per i diritti umani e co-fondatrice della Clooney Foundation for Justice, moglie dell'attore George Clooney, ha discusso con il capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina Andriy Yermak dei crimini commessi contro i bambini ucraini, ritenendone la Russia responsabile. Lo riporta Ukrinform. "Amal Clooney è un avvocato specializzato in diritto internazionale e diritti umani e rappresenta i clienti dinanzi ai tribunali internazionali, tra cui la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite e la Corte penale internazionale - si legge nella nota dell'ufficio presidenziale ucraino -. Nell'aprile 2022, Amal Clooney ha tenuto un discorso al Consiglio di sicurezza Onu chiedendo giustizia per i crimini e le atrocità che l'esercito russo aveva commesso a poche settimane dall'invasione dell'Ucraina". Yermak, citando dati ufficiali, ha ricordato che almeno 20.000 bambini sono stati separati dai loro genitori e allontanati con forza dai militari russi dai territori ucraini temporaneamente occupati.