Il presidente della commissione Difesa della Duma, Andrey Kartapolov, ha annunciato oggi l'applicazione di nuove regole per le convocazioni militari in Russia, affermando che il Paese non sta attualmente pianificando un'altra ondata di mobilitazione. Le nuove regole riguarderanno sia i militari di leva che tutti i riservisti, ha dichiarato alla Tass Kartapolov. E ha sottolineato che non si sta preparando un nuovo richiamo.
Via libera dai legislatori russi alla legge che prevede la creazione di un sistema elettronico per la convocazione militare, che faciliterebbe notevolmente la mobilitazione di uomini nell'esercito, il tutto mentre la campagna di Mosca in Ucraina si protrae per un secondo anno. La camera bassa del parlamento russo, la Duma di Stato, ha approvato all'unanimità la legislazione in seconda lettura.
Attualmente gli avvisi di leva devono essere consegnati di persona nel Paese e molti uomini russi sono riusciti a eludere questi avvisi, rifiutandosi di ritirare i loro ordini di arruolamento e fuggendo all'estero. Dopo il via libera della Camera bassa del parlamento russo, la Duma di Stato, il disegno di legge dovrebbe passare al vaglio dai senatori per poi essere firmato dal presidente Vladimir Putin per diventare legge. Le modifiche proposte arrivano mesi dopo che Putin aveva ordinato a settembre una chiamata militare "parziale" per aumentare le truppe regolari che combattono in Ucraina. Centinaia di migliaia di uomini sono stati arruolati, mentre altre decine di migliaia sono fuggite dal Paese.
Le modifiche alla legislazione renderanno molto più difficile eludere il servizio militare, che, per gli uomini di età compresa tra 18 e 27 anni, è obbligatorio in Russia. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha precisato che i nuovi emendamenti sono necessari per "perfezionare e modernizzare" il sistema di reclutamento militare, ma ha negato una eventuale nuova campagna di mobilitazione.