Allarme dell'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Unhcr) sulla situazione in Sudan. "Il Ciad orientale ospita già oltre 400mila rifugiati dal Sudan e i nuovi arrivi stanno mettendo ulteriormente a dura prova i servizi e le risorse pubbliche del Paese, già sollecitate oltre misura", informa l'agenzia Onu, secondo la quale ci sono "milioni di persone in fuga nella regione". Negli ultimi giorni - secondo le stime dell'Unhcr - sarebbero tra le 10mila e le 20mila persone in fuga dal conflitto nella regione sudanese del Darfur per cercare rifugio nel vicino Ciad".
E secondo le ong Mediterranea e Sos Mediterranée "con la crisi in Sudan aumenteranno le partenze dei profughi". "Quello che sta accadendo aggrava una situazione di grande sofferenza per la popolazione civile e chiaramente spingerà le persone a spostarsi dal Paese", spiegano dalla ong Mediterranea. "A prescindere da dove vengono i profughi siamo pronti a salvarli", dicono da Sos Mediterranée.
Mediterranea punta il dito contro "il fallimento della politica dell'appoggio italiano, avvenuto con il precedente governo, delle milizie paramilitari del generale Mohamed Hamdan Dagalo, così come accade in Libia, al solo scopo di fermare le partenze delle persone. La politica di
esternalizzazione delle frontiere non ha funzionato in Libia, non funzionerà in Tunisia e non funzionerà in Sudan". Sos Mediterranée sottolinea che l'esodo in parte è già in iniziato e alcuni migranti sbarcati a Bari "provenivano dal Sudan".