"I tavoli di oggi sono concentrati sulle infrastrutture pesantemente danneggiate dalla guerra in Ucraina, l'aerospazio, i servizi digitali, l'agrifood, tutti i settori della vita civile e industriale del Paese. Non dobbiamo immaginare la ricostruzione dell'Ucraina come qualcosa che avverrà in futuro, perchè le banche per lo sviluppo che sono presenti oggi ci dicono che la possibilità di avvalerci dei loro fondi è già aperta, quindi è importante che le aziende abbiano la percezione che questa è una cosa che si fa subito, adesso".
Lo ha detto all'ANSA il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, ambasciatore Lorenzo Angeloni, a margine della Conferenza bilaterale per la ricostruzione dell'Ucraina che si tiene a Roma.
"Oggi qui è stato creato un palcoscenico delle nostre aziende di fronte alle autorità ucraine per far sì che le nostre numerose eccellenze possano essere percepite dalle autorità di Kiev non soltanto per la ricostruzione ma anche per quella che chiamiamo resilienza, ossia ciò che serve subito all'Ucraina. E servono molte cose subito", ha aggiunto Angeloni, spiegando che "questa è una grande opportunità: abbiamo la risposta di 600 aziende italiane pronte a entrare nella partita", ha concluso.
(ANSA).