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Cento tra scrittori e attori scrivono a Putin, 'libera Navalny'

Tra i firmatari Jude Law, Rushdie, Orhan Pamuk, Vargas Llosa

Più di cento tra scrittori, attori, giornalisti, registi e altri personaggi pubblici hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata al presidente russo Vladimir Putin in cui si chiede la fine dei soprusi in carcere contro Alexey Navalny e il rilascio dell'oppositore, detenuto per motivi politici. Lo riporta Meduza. Tra i firmatari, ci sono Svetlana Alexievich, Anne Applebaum, Margaret Atwood, Jude Law, Salman Rushdie, Orhan Pamuk, Herta Muller, Eric Cantona, Olga Tokarczuk, Mario Vargas Llosa.
"Mentre scriviamo, come lei sa bene, Alexey Navalny è detenuto nell'IK-6, una delle colonie penali più dure del suo paese", si legge nel testo rivolto a Putin e ripreso da Meduza. Nella lettera si denuncia che l'oppositore "è continuamente posto in isolamento, schiacciato in una cella di cemento delle dimensioni di una cuccia per cani, senza ventilazione", che gli "sono vietate le visite dei familiari e le telefonate" e, "nonostante abbia la febbre, deve stare in piedi tutto il giorno".

Scrittori, attori e registi annunciano quindi di unire la loro voce a quella dei 600 medici russi che hanno chiesto "assistenza sanitaria indipendente e immediata" per l'oppositore e a quella dei cento legali e cento deputati regionali che domandano "che le torture contro Navalny cessino e ancora che gli sia fornita assistenza medica".

"Navalny sta scontando un periodo di detenzione sulla base di imputazioni che non sarebbero state mai accolte in un qualsiasi sistema giudiziario indipendente", sottolinea ancora la lettera. "Noi sosteniamo la richiesta del governo tedesco, delle autorità americane e dell'Unione europea chiedendo il suo immediato rilascio. E' nei suoi poteri", concludono i firmatari rivolgendosi a Putin.

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