Gli Stati Uniti non hanno dati affidabili sulle perdite della Russia nel conflitto ucraino, e quindi le informazioni su centomila tra morti e feriti sono cifre "prese assolutamente a casaccio". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. "Washington non ha modo di fornire cifre corrette, non hanno tali dati", ha aggiunto Peskov. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby aveva detto ieri che la Russia ha avuto 20.000 morti e 80.000 feriti da dicembre e che metà dei deceduti sono miliziani della Wagner.
"Bisogna orientarsi solo sulle cifre che il ministero della Difesa russo pubblica in modo tempestivo", ha detto Peskov secondo l'agenzia Interfax. Come sottolinea Meduza, l'ultimo bilancio dei militari russi morti in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa russo risale però al settembre dell'anno scorso, cioè a più di sette mesi fa, quando Mosca riferiva di 5.937 soldati russi uccisi. L'Onu comunque non ritiene affidabili le cifre fornite dalle parti belligeranti.