Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, arrivato nei Paesi bassi, terrà giovedì un discorso all'Aia dal titolo "Non c'è pace senza giustizia". Il luogo del discorso è probabilmente dovuto al fatto che in città si trova la Corte penale internazionale, che ha emesso mandati di arresto per Vladimir Putin e per la commissaria russa per i bambini per la deportazione di minori dall'Ucraina. Lo riferisce il media olandese RTL Nieuws. Il 4 maggio è celebrato nei Paesi Bassi come il Giorno della Memoria per le vittime della seconda guerra mondiale e dei successivi conflitti armati, ma, affermano i media olandesi, non vuol dire che la visita del presidente ucraino sia stata programmata per questo anniversario.
Zelensky, 'presto la controffensiva, avremo i jet'
Volodymyr Zelensky lascia l'Ucraina per una visita a sorpresa in Finlandia, fresca di ingresso nella Nato, dove incassa il sostegno di Helsinki e dei Paesi del nord Europa alla vigilia della controffensiva ucraina, e sceglie di lanciare un chiaro messaggio ai suoi alleati: "Presto faremo nuove azioni offensive, e dopo sono certo che riceveremo i caccia" tanto desiderati da Kiev per dare una svolta alla guerra. I media hanno poi fatto trapelare la notizia che dopo il nord, il presidente ucraino visiterà Berlino il 13 e 14 maggio su invito del cancelliere tedesco Scholz. Ma il viaggio rischia di saltare proprio a causa della fuga di notizie: secondo il Tagesspiegel, gli ucraini sarebbero infatti molto delusi che siano trapelate "in modo consapevole da fonti tedesche informazioni di politica della sicurezza molto sensibili". Un comportamento giudicato "irresponsabile" che "potrebbe mettere in discussione la possibile visita del presidente ucraino".
Intanto a Helsinki Zelensky ha incontrato il suo omologo finlandese Sauli Niinistö e Petteri Orpo, vincitore delle elezioni e futuro premier. In conferenza stampa, il leader finlandese ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina, mentre Zelensky ha espresso totale fiducia sull'arrivo dei jet occidentali e ha chiesto ancora una volta alla Nato di dare un segnale politico più forte per l'Ucraina: "Mentre la guerra è in corso, non saremo nell'Alleanza. Ne siamo chiaramente consapevoli" ma "oggi vogliamo che il sostegno politico sia un invito" formale per il Paese nella Nato, insieme a garanzie di sicurezza, ha detto il presidente ucraino. A seguire, Zelensky ha partecipato a un vertice con i leader dei Paesi nordici: oltre a Niinisto, il premier svedese Ulf Kristersson, la danese Mette Fredriksen, il norvegese Jonas Gahr Store e la premier islandese Katrin Jakobsdottir. Le cinque nazioni hanno espresso il loro sostegno per un'Ucraina membro della Nato e dell'Ue, confermando il loro sostegno politico, finanziario, umanitario e militare a Kiev "per tutto il tempo necessario". La scelta di viaggiare a Helsinki è un messaggio da parte di Zelensky dell'attenzione particolare di Kiev nei confronti dei Paesi nordeuropei, fortemente impegnati nel sostegno all'Ucraina. Prima della Finlandia, il presidente aveva infatti visitato solo Usa, Regno Unito, Polonia, Bruxelles e Francia, alleati chiave nella risposta alla Russia. Il nuovo viaggio dà ritmo al sostegno della rete di alleanze occidentali, oggi fondamentale mentre la guerra si gioca tutto sul terreno sempre più insanguinato dell'Ucraina e si attende presto la controffensiva che i mercenari russi Wagner dichiarano addirittura essere già iniziata. Un ulteriore segnale sarà certamente la visita a Berlino di metà maggio, mentre la tensione con la Russia è alle stelle dopo che Mosca ha accusato l'Ucraina di aver attentato alla vita del presidente Vladimir Putin lanciando droni sul Cremlino. Una ricostruzione fortemente respinta da Kiev, con Zelensky che proprio da Helsinki ha intimato ai russi di smetterla con quelle che ha definito "manipolazioni" e di lasciare per sempre i territori ucraini occupati.
Non c'è spazio al momento per la mediazione, e anche l'accordo sul grano del Mar Nero torna in bilico. Il patto - finora considerato un timido successo della diplomazia nella guerra - scade il 18 maggio, dopo che Mosca ha acconsentito, in marzo, ad un'estensione di 60 giorni e non di 120 giorni come avvenuto in precedenza. Venerdì è atteso a Istanbul un incontro tra i vice ministri della Difesa di Turchia, Russia e Ucraina per discutere l'estensione dell'intesa. Zelensky si è detto però scettico su un'ulteriore proroga, mentre Mosca ha indicato che non accetterà una nuova estensione se le sue preoccupazioni sulle restrizioni alle esportazioni russe non saranno ascoltate.