L'Emilia Romagna, unica Regione italiana a poter vantare un'università con una sede a Buenos Aires, e primo territorio a livello nazionale per export verso l'Argentina, rafforza i suoi legami col Paese sudamericano dove promuove il suo sistema produttivo e cerca nuovi talenti professionali per le sue imprese . E' il senso della missione della delegazione guidata dal governatore Stefano Bonaccini, impegnata in un intenso programma di appuntamenti nella capitale portegna, dove ha incontrato aziende, istituzioni, realtà accademiche, e una rappresentanza delle 25 associazioni di emiliano-romagnoli presenti nel Paese, per oltre 30mila persone legate alla regione della Ferrari per provenienza o discendenza.
Ma i progetti non finiscono qui. Già il prossimo anno Buenos Aires potrebbe ospitare la Settimana della Cucina emiliano-romagnola nel mondo (l'edizione del 2023 è in Giappone) e a seconda delle condizioni politiche (la prossima tornata elettorale sarà cruciale per questo) stringere nuovi accordi istituzionali.
D'altra parte, quello tra l'Emilia-Romagna e l'Argentina è un rapporto che viene da lontano. L'ateneo di Bologna, l'Alma Mater, ha aperto qui la sua sede nel 1998, e nel 2016 lo stesso Bonaccini é venuto nel Paese per stringere una fitta rete di relazioni, e un accordo con la Provincia di Buenos Aires.
Un dialogo proseguito grazie anche ad un'intesa siglata nel 2019 col ministero della Salute e che, passata l'emergenza Covid, ora riprende con nuovo slancio.
"L'Emilia Romagna é la Regione italiana che genera piú export verso l'Argentina - spiega il governatore che ha incontrato, tra le altre, le imprese dell'Italcam di Buenos Aires-. Per quota pro-capite ogni abitante del territorio esporta più del doppio della media nazionale", per un totale di 209 milioni di euro, ovvero il 15%, mentre le importazioni ammontano a 417,8 milioni.
Fra il 2019 ed il 2022 (ultimo anno disponibile) "le nostre esportazioni sono aumentate in modo sensibile" ( +11% fra il 2019 ed il 2021 e del 35%nel 2022). L'export è trainato dai prodotti industriali (98% circa di tutte le esportazioni regionali) e fra questi i più importanti sono la meccanica, le macchine e gli impianti per l'industria e l'agricoltura (120,6 milioni di euro), prodotti chimici e farmaceutici (30,2 milioni di euro), autoveicoli, mezzi speciali e loro parti (11,9 milioni di euro).
Le importazioni dall'Argentina sono invece concentrate (per oltre il 98%) sui prodotti dell'allevamento e dell'agricoltura, in particolare oli e grassi animali e vegetali (che da soli ammontano al 71% circa delle nostre importazioni) e carne o suoi derivati (11% del totale).
E ora la Regione, la prima in Italia ad essersi dotata di una legge per attrarre talenti dall'estero, cerca profili altamente qualificati anche in Argentina.
"Abbiamo bisogno di capitale umano per soddisfare le richieste delle nostre imprese e combattere la denatalità. La legge approvata offre benefici alle aziende che assumono giovani talenti stranieri, e per quanti arrivano sono previsti benefit in termini di vita quotidiana, dalla casa alla scuola", spiega il presidente che vede nell'Argentina grandi potenzialità e assicura: "Tornerò presto".